All’uscita di scuola un istituto superiore del cagliaritano, un giovane di 14 anni ha colpito un 15enne al petto con un coltello da cucina. Il ferito, che vive a Capoterra, è stato soccorso e portato con l’elicottero all’ospedale Brotzu. È gravissimo e in pericolo di vita.
L’aggressore, invece, è in stato di fermo. Il ragazzo, ricorda Ansa, rischia l’accusa di tentato omicidio. Sul posto, intorno alle 14 di oggi, 4 dicembre, sono intervenuti i carabinieri di Cagliari. Da chiarire i motivi alla base del gesto; le notizie sono in aggiornamento. Lo riporta L’Unione Sarda.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha commentato così su X: “Quanto accaduto oggi, con il ferimento di un giovane studente durante una lite, desta grande preoccupazione. Siamo in contatto costante con la direzione scolastica regionale per accertarci delle condizioni del ragazzo ferito e per appurare la dinamica dell’evento. Questo ennesimo fatto di violenza evidenzia ancora una volta la necessità di riportare la cultura del rispetto nelle nostre scuole. Auspico che quanto prima il Parlamento approvi il disegno di legge sul voto in condotta e le misure riparative”.
Solo qualche giorno fa si è verificato un altro grave episodio di violenza a scuola. Qualche giorno fa ci siamo occupati dell’assurdo raid punitivo di una baby gang contro un alunno che ha avuto luogo in una scuola di Carpi, in Emilia-Romagna. Il ragazzo è stato difeso da un docente di sostegno, che ha rimediato un naso rotto.
Il giovane prof, 26 anni, originario di Salerno, vorrebbe parlare con i suoi aggressori, come riporta Il Corriere della Sera. “Vorrei parlare con loro e cercare di capire. Innanzitutto direi che non mi permetto e non voglio giudicarli. Vorrei solo conoscerli e avere l’opportunità di capire da dove nasce tanta violenza. Vorrei parlare con loro per decifrare le condizioni a contorno che possono portare un ragazzo a ritenere di poter organizzare una spedizione punitiva contro un loro coetaneo all’interno di una scuola”, ha detto.
L’insegnante è stato colpito da un pugno in faccia da uno dei ragazzi che hanno fatto irruzione nella scuola mercoledì scorso. Il 26enne ha rimediato una frattura scomposta al setto nasale, occhiali rotti, varie ammaccature e trenta giorni di prognosi.
“Penso che fossero più di venti e non erano identificabili perché avevano tutti il cappuccio o il passamontagna. Li ho visti quando erano già in cortile che si avventavano su un mio alunno. Il ragazzo preso di mira frequenta la classe dove c’è il disabile che seguo io. Sono entrati sprezzanti sia del personale scolastico, sia e del sistema di sorveglianza”, ha raccontato.
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