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Studente ammesso in 8 università italiane di medicina, frequenterà il Campus Bio Medico: “i docenti mi hanno sostenuto con argomenti da approfondire per i test”

Quando i sogni sono difficili da realizzare, l’impegno diventa più grande, ma i risultati regalano soddisfazioni. È questo il caso di Alessio Curi, studente del liceo scientifico “Enrico Medi” di Senigallia (AN) che spinto dal sogno di diventare neurochirurgo ha studiato incessantemente per superare i difficili test di ammissione.

Alessio, dopo essere stato ammesso in 8 prestigiose università italiane, ha scelto il Campus Bio Medico a Roma dove è arrivato primo su 5000 ragazzi. La selezione è ristretta, 30 studenti in tutto e l’aspirante medico ha scelto il percorso che alla fine gli farà conseguire la doppia laurea inglese in medicina e in ingegneria bio medica.

Alla Tecnica della Scuola Alessio ha raccontato di come si è preparato in questo ultimo anno e quali sono i suoi obiettivi: “La passione per la medicina è nata già verso la fine del quarto anno di liceo. Lo studio e la conoscenza approfondita del corpo umano mi hanno sempre affascinato. E poi riuscire a salvare le vite, riportare il sorriso sui volti delle persone, lavorare alla ricerca per combattere le patologie più gravi, rende, a parer mio, la professione del medico una delle più importanti e difficili che ci siano”.

E continua: “Nell’ultimo anno ho imparato a gestire bene i ritmi tra vita sociale e studio, spesso privilegiando il secondo al primo. Nonostante tutto però ogni tanto mi concedevo le uscite il sabato sera, e durante la settimana, per staccare dallo studio, qualche ora di allenamento in palestra”.

“Il mio sogno nel cassetto – aggiunge Alessio – è specializzarmi in neurochirurgia, studiando e operando tutto ciò che riguarda il sistema nervoso, uno di quelli meno conosciuti del nostro organismo. So bene che sarà un percorso lungo e impegnativo ma sento che è proprio ciò che voglio fare”.

Sul corpo docente ha specificato: “Non c’è stato nessun insegnante in particolare che mi ha spinto verso questa scelta, anche perché ero molto convinto e motivato già di mio. Mi ricordo però che la mia professoressa di storia e filosofia, conoscendo la mia passione, mi sottolineava durante le lezioni, gli argomenti che erano usciti nei precedenti test di medicina. Anche il mio professore di scienze mi aveva dato una lista di libri secondo lui validi per la preparazione al test d’ingresso”.

E sulla figura del docente tutor ha dichiarato: “Nelle scuole sicuramente si trascura ancora troppo la questione dell’orientamento e della scelta del percorso di studi universitario. È fondamentale che i giovani conoscano e scelgano in modo consapevole ciò che vogliono fare nella propria vita, quindi senz’altro una figura come il docente tutor è importantissima ed è giusto che sia presente in tutte le scuole per aiutare i ragazzi nell’orientamento”.

Sara Adorno

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