Ancora episodi tristi e davvero svilenti per la professione docente. Stavolta non si parla di nessun professore ferito o aggredito, come purtroppo avviene spesso, ma di insegnanti letteralmente sbeffeggiati dai propri alunni. Di certo non si tratta di un fenomeno nuovo: il punto è che oggigiorno spesso tutto viene fatto per confezionare dei video “divertenti” da postare su TikTok, dove i docenti vengono praticamente dati in pasto.
A parlare del tema è stato Pasquale Di Fenza, consigliere regionale in Campania, Capogruppo dei Moderati, che si è sfogato con un post su Facebook, dove ha pubblicato l’ennesimo video postato sulla nota piattaforma in cui si vede un alunno che si mette addirittura a cantare a squarciagola indisturbato in faccia alla professoressa, seduta alla cattedra, che gli chiede di smetterla.
“Continuano a circolare con insistenza sul web video demenziali, girati durante le lezioni, che riprendono alunni intenti a deridere gli insegnanti. Tik tok, per alcuni imbecilli, è diventata una cassa di risonanza spaventosa che diffonde esempi sbagliati, quando potrebbe essere usato in maniera sana per il marketing e i messaggi sociali come avviene in molti casi”, ha esordito Di Fenza.
“Ho appena ricevuto l’ennesima segnalazione riguardante uno studente che canta ‘in faccia’ alla propria insegnante. Un atteggiamento prepotente, vergognoso e poco qualificante per la scuola pubblica italiana. Oramai giovani e meno giovani sono alla ricerca costante di like e visualizzazioni e perdono quella che è la cognizione del limite. Coloro che svolgono una funzione pubblica non possono essere maltrattati senza che si adottino opportuni provvedimenti. Bisogna intervenire immediatamente nei confronti di coloro che riprendono le proprie demenzialità nelle scuole e nei luoghi di istruzione”, ha concluso il consigliere, stanco dei numerosi episodi simili di cui è venuto a conoscenza negli ultimi tempi.
Divieto di cellulare in classe rispettato?
Basta pensare al caso della professoressa di Rovigo colpita da pallini provenienti da una pistola ad aria compressa sparati da uno studente, il cui video ha fatto il giro del web. Questo episodio ha addirittura spinto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara a emanare la circolare che ribadisce il divieto di cellulari in classe: ma i ragazzi lo stanno rispettando davvero?