Ancora un caso di violenza a scuola: stavolta ci troviamo in Sardegna, a Pula. Qui un ragazzino di 17 anni è stato aggredito brutalmente con una pala da un compagno di classe, che a quanto pare vive in una situazione di disagio, durante l’intervallo. Si tratta di una tragedia sfiorata che lascia davvero sgomenti.
“Per fortuna è stata usata di piatto. Se fosse stata di taglio non so come sarebbe andata a finire”, ha detto L.A., padre della vittima dell’aggressione, così come riporta l’Unione Sarda. Tutto è accaduto lunedì scorso, 6 febbraio, anche se la notizia è stata diffusa solo ieri per volere delle persone coinvolte.
Oggi, 13 febbraio, i genitori della vittima incontreranno un avvocato, Mauro Trogu, per decidere se e quali passi ulteriori compiere. Ma cosa è successo?
A quanto pare i colpi sferrati con il badile sarebbero stati addirittura quattro. “Non c’era stato nessuno screzio precedente”, ha assicurato il padre della vittima. Il ragazzo è stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Cagliari, a bordo di un’ambulanza: il gesto gli ha provocato profondi tagli al capo, che sono stati curati con numerosi punti di sutura. La prognosi parla di quindici giorni di cure.
Le forze dell’ordine, riporta ancora la testata locale, a quanto pare sono consapevoli di trovarsi in una situazione difficile, per il profilo complesso dell’aggressore. Non è stata specificata la natura del disagio nel quale vive quest’ultimo.
“Noi vorremmo che la scuola prendesse provvedimenti”, ha dichiarato il padre del giovane studente ferito, “sappiamo che c’è stato l’invito ai genitori dell’aggressore affinché non lo mandino più a scuola. Vorremmo certezze, tutti i ragazzi ora vivono nella paura”, ha concluso con rabbia.
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