Lo scorso autunno uno studente di 15 anni con disabilità intellettiva era stato pesantemente picchiato in classe da un compagno, tanto da dovere essere ricoverato alcuni giorni in ospedale, per il trauma cranico riportato. Questo gli ha anche fatto perdere l’anno scolastico nella scuola Apolf, un istituto professionale di Pavia che prepara i giovani ad entrare nel campo della ristorazione.
Secondo quanto riporta “La Provincia Pavese“, la famiglia del giovane non l’ha presa bene: ha prima chiesto, tramite un avvocato, dei chiarimenti alla scuola. E adesso, evidentemente non soddisfatta della risposta, medita sulla possibilità di avviare un’azione legale.
I familiari sostengono che la vicenda abbia provocato al giovane dei danni fisici e morali: attualmente sta ancora assumendo farmaci ed è seguito da uno psicologo.
La famiglia inoltre sostiene anche di aver chiesto di concedere al ragazzo la didattica a distanza: possibilità che la scuola non ha concesso, quando avrebbe potuto applicare una deroga e le motivazioni c’erano tutte.
Purtroppo, i due tentativi di reinserimento in classe sono falliti, perché lo studente è stato sempre colto da attacchi di panico.
“Mi dispiace per la situazione che si è creata – ha commentato Piero Iannello, direttore di Apolf -. Ritengo che ci fossero le condizioni perché il ragazzo rientrasse a scuola. Abbiamo fatto il possibile per agevolare il suo ritorno. Stiamo preparando una relazione per rispondere al legale della famiglia”.
“Sulla didattica a distanza, non è mai pervenuta una richiesta formale: è comunque avremmo potuto organizzarla solo per un periodo limitato”, conclude il direttore.