Ha dell’incredibile ciò che è avvenuto in un istituto di Gallarate, in provincia di Varese, proprio mentre si sente un gran parlare di episodi violenti in classe. Uno studente, dopo aver raffigurato una svastica in una lavagna, ha colpito con un pugno la docente che gli stava chiedendo chiarimenti, dopo aver ammesso di essere stato lui l’autore.
Il triste episodio non è avvenuto di recente ma qualche giorno fa, per la precisione il 20 ottobre, in una seconda superiore dell’IIS Andrea Ponti di Gallarate, come riporta La Repubblica. Come fosse una beffa, tutto ha avuto luogo durante una lezione sull’inclusione, che evidentemente non è stata gradita dall’alunno che ha assunto un comportamento gravissimo.
“Qualche disegno di svastiche e qualche frase antisemita bellamente fatti trovare sulla cattedra; la docente chiede chi sia l’autore del gesto – si legge in una nota firmata dall’intero corpo docente e condivisa dal dirigente scolastico Giuseppe Martino – La volontà della docente è avviare un momento formativo importante, proprio per maturare il senso del rispetto. Ma le cose vanno diversamente e alla fine, turbato, lo studente responsabile, sentendosi smascherato, regala un occhio nero alla docente”. Tutta la comunità scolastica, si legge, “esprime alla collega sostegno, supporto e stima e si stringe intorno a lei per far sì che riesca a superare il momento di smarrimento e ansia che le ferite interiori (non visibili) inevitabilmente portano come strascico”.
Lo studente, minorenne, è stato sospeso fino alla fine dell’anno scolastico. I compagni di scuola, a quanto pare, si discostano totalmente da quanto fatto dal ragazzo, condannando in toto il gesto violento. “Ognuno ha il diritto di lavorare e vivere la propria vita in sicurezza e nel rispetto della propria identità e delle proprie posizioni intellettuali. È attraverso il confronto delle idee che si sviluppa lo spirito democratico e un positivo clima di libera convivenza civile. Il Ponti ha i suoi valori e chi vuole farne parte deve accettarli, per implicita condivisione”, si legge nella nota.
Ha espresso solidarietà alla docente anche il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani: “Quello che si è verificato al Ponti è un bruttissimo episodio. Bene ha fatto il dirigente scolastico a prendere severi provvedimenti. C’è ovviamente una ferma condanna anche da parte mia, oltre alla vicinanza all’insegnante che è stata colpita. Si parla di un istituto d’eccellenza, tra le realtà più innovative a livello nazionale. Spiace davvero constatare che debba salire alla ribalta delle cronache per il gesto sconsiderato e ingiustificabile di un unico studente”.
I docenti dell’istituto hanno commentato così: “Talvolta siamo costretti a vivere eventi estranei dal contesto a cui vorremmo appartenere, che non riproducono il nostro sistema di valori. Tali episodi non rispecchiano i valori della comunità che li subisce e rispetto ai quali la stessa comunità manifesta profondo sdegno”.
“La comunità scolastica condanna questo atto che offende una professionista, un pubblico ufficiale, una donna”, concludono dall’istituto. Ancora un altro pugno in classe, stavolta sferrato ad una docente, a pochi giorni anche da un altro fatto di cronaca che ha scioccato tutti, relativo ad una classe che ha deciso di sparare con una pistola ad aria compressa ad una professoressa intenta fare lezione. Si può parlare davvero di emergenza educativa?
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