Gli studenti che marinano la scuola è una di quelle storie che si ripetono da decenni e decenni, e che mettono in difficoltà sia i genitori che gli insegnanti.
Le “marinate” maggiori iniziano per lo più a partire dalle scuole medie, quando partite di calcio e videogiochi diventano troppo allettanti rispetto a lezioni di italiano e compiti in classe di matematica, per cui, molti studenti decidono di non entrare a scuola, nascondendo la propria assenza ai genitori. Anche se in misura minore, non mancano alunni delle scuole elementari che saltano la scuola, esattamente come i loro compagni più grandi.
Capita spesso che il dirigente scolastico convochi i genitori, che del tutto increduli apprendono dalla scuola delle numerose assenze del figlio.
Come riporta il sito La Legge per tutti, in una sentenza recente della Cassazione si legge che non basta iscrivere un figlio a scuola per essere esonerati da responsabilità: occorre anche e soprattutto vigilare sulla sua condotta, tenendo conto delle indicazioni degli educatori scolastici.
Tuttavia, la scuola è obbligatoria fino ai 16 anni, ma il reato penale per i genitori scatta solo in caso di mancata frequenza dello studente alle scuole elementari e non quindi ai gradi successivi come le scuole medie e superiori.
Quindi, se il figlio salta la scuola elementare la responsabilità sarà dei genitori, che rischiano una multa fino 10mila euro. Invece, nel caso di “filone” alle scuole medie e superiori, non è prevista alcuna sanzione per i genitori
Il codice penale – e il relativo reato – resta solo, pertanto, in caso di abbandono della scuola elementare.
E le altre classi? Non ci sarà il penale per i genitori, ma sarà sicuramente lo studente a farne le spese: voti bassi, bocciature e pressing soffocante dei genitori, che nel frattempo (si spera) avranno capito come vigilare sul proprio figlio.
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