Il 4 ottobre scorso uno studente di Castrolibero (Cosenza) è stato picchiato brutalmente all’uscita da scuola. Dopo più di un mese finalmente il ragazzo rientra in classe, come annuncia la madre, Adele Sammarro, sui propri social:
“Emanuele oggi è tornato a scuola accompagnato dal maresciallo Cozzarelli che lo ha supportato dal primo istante. A lui va il nostro ringraziamento”.
La madre, docente e Segretaria Nazionale Confasi Scuola, aveva rilasciato alla Tecnica della Scuola un’intervista nella quale esprimeva la sua denuncia verso una comunità coperta dal silenzio e dall’omertà: “La cosa che più mi ha lasciato basita e sconcertata è stato il silenzio assordante di tutta una comunità che naturalmente sapeva, ha dichiarato la professoressa. Si tratta di un aspetto di tendenza omertosa che all’interno di una comunità scolastica non dovrebbe esistere. Sappiamo che la violenza è figlia dell’anti-cultura, se non si ha il coraggio di denunciare, si tende a favorire delle situazioni simili che potrebbero degenerare in qualcosa di più pericoloso”.
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