Ancora una “bravata” a scuola, da parte di uno studente, che poteva avere risvolti ben peggiori. Uno studente oggi, a scuola, intorno alle 10 e 30, ha spruzzato spray al peperoncino in classe, provocando l’intossicazione di alcuni compagni. Lo riporta MilanoToday.
Tutto è avvenuto all’interno di una scuola superiore di Sesto San Giovanni, nel milanese. Diversi i ragazzi intossicati, seppure in maniera lieve, dopo il gesto, tutti tra i 14 e i 17 anni. Come riferito dall’agenzia regionale emergenza urgenza, nessuno avrebbe riportato gravi sintomi se non prurito e bruciore agli occhi.
Sul posto sono accorse due ambulanze senza, però, che vi fosse necessità di trasportare feriti in ospedale. La polizia sta ricostruendo con precisione l’accaduto.
Non si tratta di episodi rari. Lo scorso maggio un insegnante e cinque studenti di Parma sono stati costretti ricorrere alle cure dei medici, in ospedale, per essere venuti a contatto con il peperoncino emesso attraverso lo spray spruzzato da almeno un allievo dell’istituto superiore dove si trovavano.
“Nella nostra scuola – ha detto il dirigente scolastico della scuola parmense alla Gazzetta di Parma – i problemi sono al biennio” iniziale, perché “da un po’ di anni i ragazzi di 14-15 anni sono ‘imbizzarriti’. Noi cerchiamo di tenerli dentro, includerli, perché abbiamo la consapevolezza che se li allontaniamo con sospensioni e bocciature, spesso l’alternativa è solo la strada”.
Il preside ritiene che “una possibile soluzione sarebbe avere classi meno numerose, con venti ragazzi anziché trenta. Prime con 30-32 alunni sono poco gestibili anche da parte di insegnanti bravissimi come quelli che abbiamo qui”.
Lo scorso settembre, poi, un edificio che ospita un istituto superiore del piacentino, come riporta Ansa, è stato evacuato dopo che 350 alunni si sono sentiti male in classe, accusando tosse e bruciore alle mucose.
Si pensa che qualcuno abbia usato uno spray al peperoncino all’interno dell’edificio. Fatto sta che appena sono stati avvertiti i primi sintomi la dirigente scolastica dell’istituto ha disposto l’evacuazione in attesa dell’arrivo dei carabinieri, dei vigili del fuoco e di tecnici Arpae.
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