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Studente suicida a New York, i genitori fanno causa alla scuola: comportamento inumano e gravissime negligenze

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Finirà in tribunale la tragica vicenda di Claudio Mandia, il ragazzo italiano morto suicida dopo essere stato messo in isolamento in una ‘boarding school’ privata nello stato di New York: la famiglia ha deciso di presentare una causa civile presso la Supreme Court della contea di Westchester accusando di comportamento inumano e gravissime negligenze il direttore Vladimir Kuskovski, il dean Wayne Walton e le psicologhe Chelsea Lovece e Jenna Korn.

Nessuna vigilanza in quella scuola

“Mentre era studente alla EF Academy, Claudio ha sofferto orribilmente prima di morire suicida”, ha scritto nell’atto legale illustrato dall’avvocato George Bochetto in conferenza stampa a White Plains, con al suo fianco i genitori del ragazzo, Mauro Mandia e Elisabetta Benesatto.

Il legale, riporta l’Ansa, ha detto che la causa servirà a puntare i riflettori “sull’assenza di vigilanza sulle boarding school private nello Stato di New York da parte del suo Board of Education”.

Sempre Bochetto ha specificato che l’obiettivo politico è’ di arrivare a “Claudio’s Law” ad approvare una legge grazie alla quale nessun altro ragazzo faccia la fine di Claudio.

L’opera del Consolato italiano

L’agenzia si sofferma anche sulle rassicurazioni fornite dal Console Generale d’Italia a New York Fabrizio Di Michele: attraverso il Consolato Generale a New York, ha detto, il Ministero degli Esteri ha seguito la tragica vicenda di Claudio Mandia fin dal primo giorno, assistendo i genitori Mauro e Elisabetta che hanno appreso della morte del figlio all’atterraggio a New York.

“Oltre all’ovvio sostegno morale e pratico, il Consolato ha seguito nei mesi” e ancora oggi “l’attività investigativa degli avvocati e trasmesso alle autorità competenti, attraverso i canali appropriati, l’attenzione con cui il Ministero e l’opinione pubblica italiana stanno seguendo il caso”, ha detto Di Michele all’Ansa.

Non sarà un processo dall’esito scontato

Fin qui gli auspici. Di sicuro, non sarà facile per i legali della famiglia Mandia, dimostrare il grado di responsabilità della scuola e dei suoi operatori sul suicido del ragazzo.

Fondamentale sarà definire, nei dettagli, il contesto, le motivazioni e se e come vi fossero state delle “avvisaglie” che potessero indurre a prevedere il gesto estremo del giovane italiano.

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