Con una tesi dal titolo “Donne, arte ed innovazione sociale: l’esperienza ‘libere guerriere’ della Global Thinking Foundation“, che nasce dalla sua esperienza fatta proprio con la fondazione dedicata all’inclusione sociale delle donne attraverso l’arte, una tesi sulla violenza economica di genere, si è laureata a Macerata la trentaquattrenne Eleonora Caliri. La sua storia è diventata virale perché la studentessa, originaria di Milano, che da anni vive a Porto Recanati, ha raggiunto il traguardo superando gli ostacoli e le barriere che molto frequentemente incontra una persona con sindrome di Down.
Sogno di lavorare e di emanciparmi, ha affermato la neo dottoressa milanese.
Per lei anche il plauso e le congratulazioni della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli: complimenti ad Eleonora per l’importante traguardo che raggiunge oggi, impegno e determinazione sono le basi più solide per raggiungere ogni obiettivo nella vita. Spero di poter conoscere presto Eleonora che, oltre ad essere una bravissima studentessa, ad impegnarsi per i diritti delle donne, per l’emancipazione femminile e l’inclusione, è anche un’artista talentuosa e inoltre ha già progetti molto ambiziosi per il suo futuro.
Caliri fa parte del progetto “Libere di… Vivere” e il suo è stato un progetto di studi ambizioso, portato avanti con dedizione senza dimenticare mai la sua passione per l’arte e la pittura nello specifico, sempre supportata dalla famiglia e dall’associazione.
Il progetto Libere di… Vivere è nato nel 2020, ideato da Claudia Segre, come una mostra-rassegna itinerante per divulgare la parità di genere e l’inclusione sociale attraverso i fumetti, nonché come primo metodo didattico ibrido italiano di educazione civica e finanziaria. L’iniziativa è stata l’oggetto della tesi di laurea di Eleonora Caliri, di cui lei si è fatta portavoce, diventando quindi il fulcro di un percorso accademico che fa dell’inclusione e dell’uguaglianza di genere i suoi principi cardine.
Elonora Caliri, inoltre, è stata tra le prime firme ufficiali a portare i suoi quadri da Perugia a Parigi, in un percorso virtuoso di eguaglianza e consapevolezza. Il suo è un talento brillante e spiccato, fatto di pennellate potenti e messaggi profondi, che la rendono una perfetta “libera guerriera”. La neo laureata dice il mondo che vorrei è un mondo a colori, nel quale mi piacerebbe vivere e dove la rabbia che mi porto dentro per non essere compresa appieno lasci spazio alla possibilità di lavorare ed emanciparmi economicamente.
Il progetto parte da un programma didattico di educazione civica e finanziaria che usa le novelle grafiche ed i fumetti per raccontare la vita di donne straordinarie e permette, attraverso di queste, una condivisione di valori per una società che sa guardare al futuro anche con testimonianze delle donne di oggi che, come la neo dottoressa Caliri insegnano ogni giorno che andare oltre i propri limiti si può e che i sogni possono realizzarsi grazie alla nostra volontà.
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