La studentessa in sedia a rotelle non può accedere nella sua scuola ai laboratori al primo piano o in palestra nel seminterrato.
Gli studenti ed il dirigente scolastico si mobilitano, scrivono alla Provincia per ottenere la rimozione delle barriere architettoniche o una soluzione soddisfacente ma dall’Ente locale non arriva alcun aiuto. Che invece arriva dal Ministero dell’Istruzione, anzi, dal Ministro Lucia Azzolina in persona.
Siamo a Vibo Valentia, al liceo classico Michele Morelli, e quella che si può definire una storia di ordinaria discriminazione verso le persone con disabilità ha visto una battaglia in cui i veri protagonisti sono stati gli studenti. A contattarci inizialmente e segnalarci la storia è stato il MiSoS, l’associazione nazionale insegnanti specializzati sul sostegno.
La vicenda
Per questo motivo, abbiamo parlato con il dirigente scolastico Raffaele Suppa, che ha raccontato la vicenda partendo dal principio del problema: “Le problematiche relative alla manutenzione della scuola sono da sempre tantissime. Appena due anni fa siamo riusciti ad ottenere due rampe per fare accedere la studentessa disabile nella nostra scuola. Tuttavia, la ragazza, oltre al piano terra, non può accedere ai laboratori del primo piano, così come alla palestra o alla bilblioteca situate nel seminterrato dell’istituto. Ecco allora che abbiamo inviato una richiesta alla Provincia per ottenere un montascale in modo da fare accedere anche la nostra alunna“.
La risposta dell’Ente locale, come ci riferisce il dirigente Suppa, ha dell’incredibile: “In tempo di ristrettezze economiche, ognuno di noi è chiamato a fare dei sacrifici”. Una risposta che ha “scatenato” la componente studentesca, che si è attivata ed ha iniziato una battaglia per aiutare la compagna limitata dalle barriere architettoniche. Gli studenti hanno scritto nuovamente alla Provincia che stavolta non ha fornito risposta. A prendere le distanze dall’accaduto il presidente della Provincia di Vibo, Salvatore Solano, che aveva dichiarato di intervenire per assicurare alla scuola ciò che mancava.
“Con i diritti umani e dei disabili non si scherza. Non ci sono sconti per nessuno“, tuona il preside Suppa che ha elogiato l’intervento dei ragazzi a sostegno della loro compagna: “Altro che fannulloni o bamboccioni. Questi ragazzi hanno dimostrato non solo solidarietà ma anche coscienza civile e sociale“.
L’intervento del Miur (e di Lucia Azzolina)
Ma a risolvere la situazione e garantire il diritto allo studio alla ragazza sarà il Ministero dell’Istruzione: infatti, nei giorni scorsi, il Direttore generale dei servizi per lo studente del Ministero per la Pubblica istruzione, Giovanna Boda, su proposta del Ministro Lucia Azzolina, ha contattato il dirigente scolastico del Liceo Morelli garantendo che sarebbe stato proprio il Miur a farsi carico della vicenda, proponendo la realizzazione di un ascensore nella scuola, in modo da garantire il diritto allo studio per la studentessa disabile penalizzata.
“L’intervento del Ministro dimostra una sensibilità necessaria per chi riveste cariche istituzionali. Siamo particolarmente grati alla dottoressa Bona e al Ministro Lucia Azzolina”.
Soddisfatto anche il presidente del MiSoS, Ernesto Ciraci, che ha sensibilizzato e messo in risalto la vicenda anche con il Miur: “Non è possibile che nelle nostre scuole abbiano luogo simili vicende di discriminazione. Il diritto allo studio è per tutti. Un plauso va al Ministro Azzolina che si è dimostrata sensibile al tema e che è riuscita, grazie alla collaborazione del Direttore generale dei servizi per lo studente del Ministero per la Pubblica istruzione, Giovanna Boda, ad intervenire per i diritti degli studenti disabili. Mi auguro che pian piano si inizi ad intervenire nelle tante altre situazioni simili sparse in tutta Italia “.
I fondi per costruire l’ascensore, ricorda anche Ciraci, verranno reperiti tramite il CTS (Centri Territoriali di Supporto). Infatti, il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, all’articolo 7 comma 3, destina un finanziamento di 10 milioni di euro l’anno per l’acquisto di sussidi didattici per le istituzioni scolastiche che accolgano alunne e alunni, studentesse e studenti con abilità diversa, certificata ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Le risorse, assegnate su base provinciale ai Centri Territoriali di Supporto della regione sia per l’acquisto e la manutenzione che per l’erogazione del servizio, ammontano complessivamente ad € 30.000.000.