Attualità

Studentessa stuprata in classe dal compagno: nessuno interviene

Brutta storia a Parma dove una ragazza di 18 anni è stata violentata da un compagno di classe. Dopo quanto accaduto la studentessa sotto shock ha raccontato tutto alla preside e poi ha sporto denuncia ai carabinieri.

L’incubo è durato più di venti minuti, nella giornata del 5 giugno, quando con la fine dell’anno ormai alle porte la scuola, un istituto tecnico di Parma, era ormai semivuota. Tra i pochi studenti presenti anche la ragazza, appena 18enne, che con due compagni di classe ha trascorso la mattina in classe, con un’insegnante, riporta l’Ansa.

Una volta terminata la lezione i tre, in aula, sono stati raggiunti da quello che è stato denunciato come l’autore della violenza, un 19enne, di origine straniera, che non era mai stato individuato dalla scuola come un soggetto a rischio.
Per prima cosa le avrebbe strappato di mano il cellulare, poi l’avrebbe immobilizzata, quindi provato a baciarla. Ed ecco l’aggressione sessuale.

In base alle ricostruzioni dei carabinieri, il ragazzo si sarebbe fermato solo dopo venti minuti, di fronte ai ripetuti ‘no’ della ragazza. Aspetto “inquietante” i due compagni che erano con lei: infattti si sarebbero limitati solo a dire all’aggressore di fermarsi, ma senza intervenire. La ragazza, dopo aver raccontato tutto alla preside, è andata, da sola, in una caserma dei carabinieri lì vicina, per cercare protezione, ma anche per invocare una punizione per il suo aggressore. Ha raccontato, nei dettagli, quello che è successo.

I carabinieri stanno portando avanti le indagini e sentendo alcuni dei giovani testimoni per trovare riscontri al racconto della studentessa. Per ora non sono arrivati provvedimenti che, verosimilmente, non arriveranno prima di qualche giorno. Dopo la denuncia la ragazza è tornata a casa per mettere informare anche i genitori. “Sono molto vicina – ha detto alla Gazzetta di Parma la preside dell’istituto parmigiano – alla studentessa ed alla sua famiglia. Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso e prenderemo i dovuti provvedimenti nei confronti di tutti i responsabili. L’istituto è sempre stato in prima linea nel portare avanti i valori di rispetto e tutela delle persone, come abbiamo fatto con le assemblee d’Istituto con Lucia Annibali e tanti altri momenti di questo tipo che hanno sempre cercato di coinvolgere i ragazzi. Proprio per questo siamo i primi a sentirci feriti”.

Redazione

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