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Studentesse, dopo la prima volta entrano in crisi. Psicologi e prof non le lascino sole

Per un giovane studente praticare la prima esperienza sessuale può avere effetti diversificati sulla psiche e sullo sviluppo della personalità. Addirittura opposti sulle ragazze rispetto ai maschi. È il dato che emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of Adolescence, da alcuni ricercatori statunitensi della ‘Penn State University’, guidati dalla professoressa Eva Lefkowitz: i ricercatori, che hanno seguito 434 studenti tra i 17 e i 19 anni per 4 anni, si sono soffermati in particolare sul centinaio di questi giovani che hanno avuto il primo rapporto sessuale in questo periodo.
Ebbene, durante gli anni del college (che equivale alla parte conclusiva della nostra scuola media superiore), le ragazze si sentono attraenti al massimo mentre i ragazzi soffrono di complessi di timidezza, a volte inferiorità, e spesso si giudicano anche esteticamente inadeguati. I sentimenti si stravolgono all’indomani della prima esperienza sessuale: i ragazzi prendono consapevolezza e iniziano a piacersi di più; mentre per le ragazze, al contrario, subentra un periodo spesso all’insegna delle crisi interiori. È come se avendo perso la verginità si sentissero meno attraenti di prima.
A psicologi, educatori, docenti, oltre che alle famiglie, il compito di sostenerle e convincerle che quella che stanno vivendo è solo una condizione provvisoria: quasi un passaggio obbligato verso la loro completa maturazione. Prima di diventare donne.
Alessandro Giuliani

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