Sono state prese in considerazione le Università di Bologna, dove lo scorso anno si sono laureati 8.500 studenti, ma anche le facoltà di Catania, Chieti, Ferrara, Firenze, Messina, Modena, Molise, Parma, Trieste, Udine e Venezia.
Il 56% degli studenti consegue la laurea con almeno tre o quattro anni di ritardo rispetto alla durata ufficiale del corso di studi; si tratta degli stessi studenti che, molto spesso, non vantano nessun tipo di esperienza di studio all’estero e che, quindi, hanno una conoscenza molto modesta delle lingue straniere.
L’università italiana, secondo l’indagine svolta dall’Alma Laurea bolognese, è l’ultima in Europa per il rapporto tra numero di iscritti e laureati ed immette nel mondo del lavoro dottori meno preparati dei colleghi europei.
Dai dati raccolti dall’Osservatorio statistico bolognese risulta inoltre che il 18,5% dei laureati ha meno di 25 anni, mentre il 46,5% ne ha più di 27.
I voti più alti li conseguono i neodottori nelle materie umanistiche, quelli più bassi gli aspiranti avvocati e commercialisti.
La ricerca ha evidenziato anche che solo un neodottore su 4 ha almeno un genitore laureato e che, nonostante tutto, alcune facoltà continuano ad essere tipicamente maschili: ad ingegneria la percentuale delle studentesse non supera la soglia del 14%.