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Studenti al volante: 12% ammette di bere prima di guidare

Il 12% dei giovani continua a guidare in stato di ebbrezza malgrado l’inasprimento delle sanzioni introdotto con il decreto Bianchi lo scorso ottobre: la notizia ce la fornisce il sito Studenti.it, che ha svolto un’inchiesta-sondaggio realizzando più di 2 mila interviste.
“La legge c’è ma non fa paura, ed il decreto contro la vendita degli alcolici dopo le 2 di notte viene abilmente bypassato da tutti: chi si vuole ubriacare – spiegano i realizzatori dello studio – lo fa prima delle 2, si porta birra o superalcolici da casa oppure acquista superalcolici dagli ambulanti fuori dai locali”.
La fetta di disubbidienti non è uniforme: l’8% beve prima di mettersi alla guida soltanto durante il week-end, mentre il 4% lo fa più volte durante la settimana. E gli altri? Il 26% dei partecipanti ammette di bere, ma di non superare mai il limite consentito, mentre il 61% ha dichiarato di non bere prima di mettersi alla guida.
La gran parte quindi rispetterebbero le regole. Ma i rischi rimangono altissimi. “Sono una piccola percentuale, ma possono causare delle stragi”, commentano i curatori dello studio.
La legge in teoria c’è, ma nella realtà che cosa accade?
Difficilmente si finisce in prigione: spesso l’ubriaco che provoca un incidente è un incensurato che patteggia godendo degli sconti. Se si uccide qualcuno, l’omicidio è considerato colposo e non volontario. Ha fatto scalpore il caso di Friedrich Vernarelli, che alcuni mesi fa ha investito e ucciso due studentesse ed è finito agli arresti domiciliari. Dopo il clamore suscitato dalla notizia, lo stesso imputato ha chiesto al giudice di andare in carcere. Ma se non ci fosse stato tutto questo clamore, cosa sarebbe successo? 
In effetti, dall’inchiesta (incentrata sulla domanda “Ti capita di bere alcolici prima di metterti alla guida di un’auto o di una moto?”) emerge anche che molti ragazzi condannano questa condotta, “ma non si sentono tutelati dallo Stato a causa di misure del tutto insufficienti ad arginare il problema. Difficilmente si finisce in prigione se si provocano incidenti gravi: spesso l’ubriaco che provoca un incidente è un incensurato che patteggia godendo degli sconti. Se si uccide qualcuno, l’omicidio è considerato colposo e non volontario.
Significativi i commenti degli under 30 che hanno partecipato all’inchiesta. “I provvedimenti attuali – spiega Luca – non risolvono il problema e bisognerebbe introdurre metodi più drastici, come il carcere oppure la revoca immediata della patente. Inoltre i controlli andrebbero intensificati, anche davanti i locali, in modo da impedire all’ubriaco di poter guidare”.
Alessandro ritiene che la “storia dello 0,5 è una questione soggettiva: l’alcol c’è chi lo regge di più, chi di meno. C’è chi non sa che con un drink è già fuori dai parametri benché sobrio. Quindi per evitare equivoci chi guida non può bere neanche un goccio. La volta dopo guiderà un altro e lui potrà ubriacarsi fino alla nausea”.
Ma alcuni giovani continuano a minimizzare il problema: “il goccio in più – dice Pierpaolo – non credo incida molto sul mio stile di guida ovvero sempre rilassato e per la maggior maggior parte dei casi entro i limiti a parte quando questi diventano troppo restrittivi e inadeguati per il tipo di strada su cui viaggio. Ma soprattutto non mi impedisce assolutamente di ragionare e di perdere la cognizione visiva”.
Corinna non guida dopo aver bevuto ma i suoi amici si:  “non ho mai guidato dopo aver bevuto ma la maggior parte dei miei amici non ha problemi a coniugare l’alcool con la guida, magari dopo la serata al locale notturno! Dovrebbe essere compito di pub e discoteche bandire i super alcolici per evitare stragi del sabato sera”.
Ma la legge cosa dice? Secondo il Decreto legislativo Bianchi del 3 agosto 2007, convertito in legge il 2 ottobre 2007, le sanzioni per chi guida dopo aver bevuto sono più severe.
Con un tasso di alcol nell’organismo compreso tra 0,5 g/l e 0,8 g/l si rischia una multa da 500 a 2000 euro, arresto fino ad 1 mese e sospensione della patente da 3 a 6 mesi; tra 0,8 g/l e 1,5 g/l una multa tra 800 e 3200 euro, arresto fino a 3 mesi e sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno; oltre 1,5 g/l una multa tra 1500 e 6000 auro, arresto fino a 6 mesi e sospensione della patente da 1 a 2 anni. L’eventuale arresto può essere sostituito, su richiesta dell’imputato, con lo svolgimento di un’attività sociale presso strutture sanitarie traumatologiche pubbliche.
Se un conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente le pene sono raddoppiate e si dispone il fermo del veicolo per 90 giorni se l’automobile è intestata alla persona ubriaca.
Il guidatore può rifiutarsi di effettuare il controllo etilometrico, pagando una multa da 2.500 a 10.000 euro (o da 3.000 a 12.000 in caso di incidente). E in questo caso commette soltanto un illecito amministrativo.

Alessandro Giuliani

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