Categorie: Università e Afam

Studenti-atleti, adesso si può studiare senza rinunciare alla carriera

Rendere l’impegno sportivo agonistico sempre più conciliabile con la carriera universitaria. È l’obiettivo del Protocollo d’intesa “Sostegno alle carriere universitarie degli atleti di alto livello”, siglato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università  e della Ricerca, dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), dal Centro universitario sportivo italiano (CUSI) e dall’Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario (ANDUSI).

Gli atleti di alto livello, come si legge sul comunicato Miur, non dovranno più rinunciare ad ottenere il titolo universitario: l’accordo mette in campo appositi strumenti a sostegno del regolare svolgimento del loro percorso di studi. Fra questi, l’istituzione di programmi di tutoraggio per gli studenti-atleti; la convalida delle ore di tutorato e formazione a distanza per accedere agli esami, nei casi di corsi e materie in cui sia previsto l’obbligo della frequenza; appelli straordinari d’esame quando gli impegni sportivi si sovrappongono alle prove universitarie; la possibilità che nei bandi per le residenze degli Enti per il diritto allo studio universitario delle Regioni ci sia un contingente di posti riservato a questi studenti. Infine sarà possibile istituire borse di studio a copertura totale o parziale delle tasse universitarie.

L’intesa riguarda:

–      rappresentanti delle nazionali che partecipano  a competizioni internazionali;

–      atleti degli sport individuali compresi tra i primi 12 posti della classifica nazionale di categoria giovanile e/o assoluti all’inizio dell’anno accademico di riferimento;

–      atleti delle Società degli sport professionisti di squadra che partecipano ai campionati di Calcio (serie A, serie B, Lega Pro, serie A e B, Berretti) o Basket (A1);

–      studenti coinvolti nella preparazione ai Giochi Olimpici Invernali e Paralimpici di Pyeongchang 2018, ai Giochi Olimpici e Paralimpici estivi di Tokio 2020, ai Giochi Olimpici e Paralimpici giovanili estivi di Buenos Aires 2018, ai Giochi Olimpici e Paralimpici giovanili invernali di Losanna 2020 ovvero studenti riconosciuti “Atleta di Interesse Nazionale” dalla Federazione o dalle Discipline Sportive Associate o Lega professionistica di riferimento.

Il Protocollo prevede l’istituzione di un Comitato paritetico, composto da rappresentanti delle Parti che hanno siglato l’intesa e coordinato dal Miur, che si riunirà una volta l’anno per il coordinamento, l’attuazione e il monitoraggio delle iniziative che riguardano il sostegno alle carriere universitarie degli atleti di alto livello.

L’iniziativa rappresenta un segnale importante per il diritto allo studio dei giovani sportivi italiani, che arriva dopo la sperimentazione per gli studenti-atleti delle superiori messa in campo dal Miur in collaborazione con il Coni, il Cip (Comitato italiano paralimpico) e con la Lega Serie A. Un progetto pensato per consentire a questi ragazzi di inseguire il loro sogno senza dover rinunciare alla propria formazione.

Redazione

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