La lettera “Scuola o sport: studenti-atleti indebitamente “privilegiati” mi trova perfettamente d’accordo.
E vorrei segnalare cosa può succedere ad un insegnante che cerchi di agire con serietà e che abbia però a che fare con studenti-atleti e soprattutto con genitori decisamente troppo invasati. Alcuni anni or sono, poco prima del mio pensionamento, dovevo interrogare un’allieva detentrice del protocollo sportivo di “atleta di alto profilo”.
Nonostante i miei sforzi di ricavare un piccolo spazio di tempo fra una sua gara e un suo allenamento, tutto quanto le proponevo non andava bene. A un certo punto mi sono spazientito. Giorni dopo mi piomba a scuola il padre, energumeno vanaglorioso ad arrogante, il quale davanti a testimoni mi accusa – senza prove – di aver maltrattato la figlia e mi minaccia, testuali parole, di “gonfiarmi di botte” se io avessi intralciato il glorioso percorso sportivo della ragazza.
Fortunatamente i colleghi testimoni di questa scena mi hanno sostenuto ed hanno fatto venire il tipo in questione a più miti consigli, ma resta la gravità di questo fatto. E resta anche la gravità di un altro fatto: la studentessa in oggetto ha di fatto saltato l’interrogazione ed è stata comunque promossa!
La serietà si allontana sempre di piu’ dalle nostre istituzioni scolastiche.
Daniele Orla