A condurre i militari sulla strada giusta sono stati i troppi contratti di acquisto dei contenuti scolastici stipulati da minori: la Finanza ha calcolato che in oltre 12 mila le fatture emesse dalle aziende telematiche che andavano a costituire un giro d’affari di oltre 1 milione e 300 mila euro. I giovani studenti venivano attratti per mezzo di messaggi promozionali realizzati ad arte: il primo contatto avveniva con la messa a disposizione di un numero verde gratuito, cui però seguivano una serie di operazioni che introducevano gli inesperti studenti a stipulare, senza nemmeno renderseno conto fino in fondo, un contratto di acquisto del materiale per un importo base di 145,80 euro. A quel punto la trappola on line aveva centrato l’obiettivo. Morale ai nostri ragazzi malcapitati: anche su internet, come nella vita, quando non conoscete l’interlocutore che promette soluzioni facili ai problemi sarebbe meglio diffidare.
Sei un docente appassionato di natura, scienza e innovazione? Desideri offrire ai tuoi studenti esperienze didattiche uniche…
La Provincia autonoma di Trento ha pubblicato un avviso di selezione di insegnanti da assegnare…
Dal professore Salvatore Nocera, uno dei migliori esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…
Una triste notizia ha colpito la città di Milano e non solo. Un docente di…
Il 19 luglio, in memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta, Agostino…
Sul portale INPA è disponibile da oggi, 19 luglio, il bando di concorso relativo alla…