Attualità

Studenti, cresce la protesta: costretti a stare in classe senza uno straccio di aiuto

Si accendono le proteste degli studenti per l’organizzazione scolastica di questi giorni. Il 14 gennaio si sono svolte diverse manifestazioni. Come a Chieti, dove i giovani della “Unione degli Studenti” per denunciare quelle che definiscono le condizioni di una scuola post Covid che non è stata mai organizzata e su cui non si è investito.

La testimonianza

“Siamo rientrati a scuola il 10 gennaio, dopo la fortissima ondata di contagi da Covid 19 e per l’ennesima volta ci siano ritrovati ad affrontare un rientro in presenza che non affronta minimamente i problemi strutturali e sistemici – ha detto il coordinatore dell’Udu di Chieti, Lorenzo Mennilli – Un rientro in presenza che non vuole risolvere i problemi dell’intera comunità studentesca”.

“Noi diciamo che da due anni la soluzione che la politica continua ad adottare è quella emergenziale della Dad per cui ci chiediamo perchè, a distanza di 24 mesi, nessuno a parte noi studenti e studentesse, che però non siamo mai stati ascoltati, nessuno è mai riuscito a fornire una risposta concreta a queste problematiche strutturali e quindi non solo emergenziali”.

Nessuna organizzazione al rientro

Secondo Mennilli, “la scuola post Covid non è mai stata organizzata, non sono stati fatti investimenti massici per migliorare le condizioni fatiscenti degli edifici scolastici, ma anche delle singole aule, per abbattere le ‘classi pollaio’, per migliorare il sistema del trasporto pubblico, problema che la pandemia ha esasperato soltanto perchè prima i mezzi erano sovraffollati ma non c’era il problema del distanziamento”.

Il giovane riferisce che la scuola non ci fornisce “gratuitamente i dispositivi di protezione individuale, le mascherine Ffp2 che noi riteniamo essere strumenti da collettivizzare, su cui azzerare in profitto”.

Cosa faranno ancora

I prossimi passi, annuncia Mennilli, saranno: spingere sui tavoli tecnici ottenuti con la Regione Abruzzo e ottenere tavoli tecnici di lavoro anche con il Comune e la Provincia di Chieti, avere screening di massa per la popolazione studentesca, per docenti e personale Ata per riprendere il tracciamento che è andato in tilt e chiediamo – conclude – che si intervenga con cadenza mensile con i sopralluoghi per le condizioni degli edifici scolastici e si intervenga su di essi per risolvere le criticità strutturali”.

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Maturità, stop alla carta agli esami per risparmiare e pagare di più i commissari: la proposta del Cnddu Valditara

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in considerazione dell’imminente conclusione della Maturità…

03/07/2024

Decreto Coesione, educazione motoria ai primi anni della primaria con docenti specializzati: approvato ordine del giorno

In questi giorni si tiene alla Camera dei Deputati la discussione del Decreto Coesione, il…

03/07/2024

Maturità con i genitori, lo psicologo: “Si mettono al centro per sentirsi all’altezza e mostrarsi presenti”. Studenti favorevoli

Sta facendo molto scalpore la tendenza, di molti genitori, di accompagnare i propri figli alla…

03/07/2024

I docenti hanno tre mesi di ferie? Un utente: “se è così stupendo insegnare, venite provare e poi mi fate sapere”

La polemica sui fantomatici tre mesi di ferie degli insegnanti prende piede sui social, come…

03/07/2024

Maturità 2024, gli strafalcioni: Stretto di Gargamella e Giovanni Pascoli pittore, un docente non riconosce Freud

Come ogni anno il portale Skuola.net ha fatto una carrellata dei principali strafalcioni commessi, nelle…

03/07/2024

Assegnazioni provvisorie 2024, quali allegati da preparare?

Arrivata nella serata del 27 giugno, l’Intesa relativa alle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni per l’anno…

03/07/2024