È stato predisposto il nuovo modello di Piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità. Lo fa sapere il M.I. con comunicato stampa del 7 settembre, chiarendo che il documento è stato messo a punto con la collaborazione delle Federazioni delle Associazioni rappresentanti le famiglie degli studenti con disabilità.
Il modello sarà inviato presto agli Istituti scolastici, dopo il necessario passaggio con il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, a cui il documento è stato sottoposto.
Al PEI saranno allegate anche delle Linee guida, per spiegare alle scuole la complessità delle innovazioni introdotte, che puntano ad una maggiore partecipazione delle famiglie e degli alunni stessi rispetto al passato.
Tra le novità segnatale dal MI, il Gruppo di lavoro operativo funzionerà come un organo collegiale che si occuperà della progettazione degli interventi inclusivi per le alunne e gli alunni con disabilità. Al GLO potranno partecipare anche studentesse e studenti, nel caso della scuola secondaria di secondo grado. Le famiglie godranno di pieno diritto di partecipazione e condivisione delle strategie inclusive, così come previsto dalle norme vigenti.
Il MI ci tiene a chiarire che “nel nuovo modello di PEI non vi sarà alcuna riduzione a prescindere dell’orario scolastico, come alcune forze politiche stanno facendo credere in queste ore, rilanciando false notizie”. “Ci sarà invece – continua il comunicato – una puntuale pianificazione delle attività didattiche per alunne e alunni con disabilità, che potrà essere personalizzata rispetto all’organizzazione oraria dell’intero gruppo classe, nel pieno rispetto del principio di individualizzazione e personalizzazione del percorso scolastico”.
“In questi giorni in cui il Ministero e l’intero Governo sono impegnati per far ripartire la scuola in sicurezza, – conclude il MI – c’è chi continua a scegliere la strada della propaganda, in particolare sbandierando presunte discriminazioni in tema di diritti degli alunni con disabilità, a danno delle famiglie. Il Ministero e le scuole stanno operando nell’interesse di queste studentesse e di questi studenti, forti di una normativa sull’inclusione, quella italiana, che è fra le più avanzate nel mondo”.
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