Nelle scuole ormai si replica tutto quello che si svolge altrove: anche i saluti romani. Sono quelli che sono stati fatti, davanti ad un docente, da alcuni studenti del liceo Federico Caffè di Roma, collocato nella zona Monteverde.
Qualcuno della classe ha ripreso la scena con un video – gli allievi in piedi sulla sedia, altri addirittura sui banchi – presto diventato virale sui social media. Sembra che si tratti di un episodio non recente, ma risalente allo scorso anno scolastico.
Nel video, oltre agli studenti che tendono il braccio destro, che quest’anno frequentano quindi la quinta classe dell’istituto romano, si intravede un docente che sembrerebbe annuire: il preside – Vincenzo Colucci, a capo di circa 1.300 studenti, tra il proprio istituto e varie reggenze – avrebbe spiegato che si tratta di un supplente che lavorò per un breve periodo in quella scuola lo scorso anno.
Del caso si parlerà anche in Parlamento: la deputata Elisabetta Piccolotti (Avs) ha presentato una interrogazione al governo sul contenuto del video.
“E’ un video di cui non avevo contezza ed ho convocato immediatamente un consiglio di classe straordinario che si terrà domani pomeriggio – ha detto all’agenzia Ansa il dirigente scolastico – vedremo quali saranno i provvedimenti disciplinari che verranno adottati dall’organo collegiale che io presiederò. Questo episodio mi ha turbato per diverse ragioni, sono rimasto sbigottito, è un video che non va assolutamente bene, i fatti in sé sono gravi, faremo la nostra parte”.
“L’esperienza mi fa essere prudente – ha affermato Colucci, interrogato sull’atteggiamento del docente – non mi lancio in previsioni”.
In serata il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara è intervenuto per dire di aver apprezzato molto l’immediato intervento del preside. “Non appena saranno approvate dal Parlamento le norme sul voto di condotta e sulle sospensioni, episodi di questo tipo saranno sanzionati più severamente rispetto a quanto oggi non possa succedere. Spiace constatare che qualcuno contrasti queste riforme”, ha aggiunto il ministro.
Anche Mario Rusconi, presidente di Anp Roma, si è detto sbigottito: “La scuola deve recuperare la propria autorevolezza, anzitutto chiedendo al personale atteggiamenti coerenti sia con le indicazioni pedagogiche del fare scuola che dell’educazione civica. Una classe che sfugge così di mano ad un insegnante deve chiamare in causa le responsabilità di noi docenti”, ha detto il dirigente dell’istituto Pio XIX a Roma.
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