Dei giovani fanno volantinaggio davanti alla scuola. Una professoressa lo critica sui social, perché, sostiene, su quei fogli sono stampati messaggi xenofobi. Gli studenti si lamentano con il dirigente scolastico, perché la docente sarebbe andata oltre il suo ruolo. Sul caso interviene la Flc-Cgil, che si schiera in difesa dell’insegnante. I fatti sono accaduti in un istituto superiore di Modena.
A decidere di distribuire i volantini sono stati alcuni giovani di ‘Azione studentesca’, che hanno scritto al preside per segnalare di essere stati offesi sui social da un’insegnante di una scuola superiore.
Nel frattempo, sulla vicenda interviene la Flc-Cgil che pone a fianco “con la docente”, perché, scrive il segretario locale Claudio Riso, “un gruppo di estrema destra si presenta davanti ad un liceo e diffonde volantini dai contenuti che incitano palesemente alla xenofobia. Il gruppo in questione, tra l’altro, fa riferimento ad un circolo presente in città, ‘La terra dei padri’, e noto per aver ospitato personaggi legati alla destra eversiva e coinvolti in indagini relative ad una delle peggiori stragi che hanno insanguinato il nostro paese”.
“Un’insegnante – continua il sindacato – stigmatizza il fatto e, argomentando, smonta i contenuti del volantino con i suoi studenti”.
“Per questo pensiamo che – concludono i lavoratori della conoscenza Cgil di Modena – l’insegnante abbia fatto bene ad intervenire su quanto accaduto. A lei va ovviamente la nostra solidarietà per gli attacchi e le critiche ricevute in questi giorni”.
Non vogliamo di certo entrare nel merito della diatriba. Un paio di dubbi, però, ci sembrano pertinenti.
Non sarebbe stato meglio denunciare l’accaduto presso gli organi collegiali dell’istituto scolastico modenese?
Ammesso che gli studenti che hanno fatto il volantinaggio fossero iscritti ad un’altra scuola, era proprio necessario fare quelle considerazioni sui social?
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