Studenti fuori sede: chi va e chi viene

“Sono costretta a rinunciare per i costi troppo alti”. Sono le parole di Pia, una ragazza che su Facebook ha raccontato come la crisi non le consentirà di realizzare il suo sogno: studiare in un’altra città. La crisi c’è, dunque, e qualcuno la sente più di altri. Infatti, secondo il Movimento dei consumatori, quest’anno mandare un figlio all’Università in una città diversa dalla propria inciderà sul reddito delle famiglie in una percentuale che oscilla tra il 26 e il 34% in più.
E la cosiddetta crisi ha messo pure in moto un meccanismo perverso, spiega Studenti.it, la diffusione a macchia d’olio degli affitti in nero, meno cari ma anche meno sicuri, tanto che la Guardia di Finanza ha avviato una indagine a Roma dove sarebbero 10 mila gli studenti fuori sede iscritti alle tre università e costretti a pagare prezzi di affitto che vanno dai 400 ai 600 euro per una stanza singola. E proprio a Roma i diecimila studenti delle tre Università statali sono stati sottoposti ad un censimento per sondare le loro attuali condizioni contrattuali di affittuari: quindici domande in cui si chiede quanto pagano, come, a chi e se con o senza contratto. E per chi non risponde, consegna in ritardo o mente sono previste sanzioni fino a 500 euro di multa.
E il caro affitti, se per un verso scoraggia alcuni studenti, altri scelgono la dura vita del pendolare come Allegra Giulia di Alessandria: “I prezzi degli affitti sono troppo alti e così sono costretta a viaggiare in treno e dato che lavoro anche ho degli orari praticamente impossibili, esco di casa alle 7 del mattino e torno dopo le 8 o alle 9 e il tempo di studiare scarseggia”; c’è chi invece sceglie di trasferirsi nella sede meno cara, come Pisa dove si è iscritto Enrico N. che farà ingegneria informatica insieme ad alcuni suoi amici dato che “i costi non sono poi così elevati”.
Infine, c’è chi ancora non ha deciso, chi ci chiede una mano per un lavoretto e chi, invece, tutto sommato spera di cavarsela lo stesso con un buon prezzo: “Effettivamente sono un po’ cari, soprattutto a Milano ma se si cerca bene qualcosa di conveniente lo si trova! ”, come racconta Federica S., dando prova di un notevole ottimismo.
Il sondaggio nel sito di Studenti.it continua.

Pasquale Almirante

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