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Studenti, i protagonisti veri della scuola calabrese

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In Calabria sta maturando un forte coordinamento regionale delle Consulte studentesche delle cinque province, ai fine di  elaborare piani d’azione, di concerto con l’amministrazione scolastica.

Il fecondo dialogo tra l’Ufficio Scolastico Regionale e gli studenti calabresi, come primo risultato, ha già favorito la recente visita a Reggio Calabria del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Mariastella Gelmini. In quell’occasione i ragazzi avevano avuto modo di ringraziare il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria, Francesco Mercurio, per la sua politica volta a consolidare il ruolo che possono avere gli studenti “attraverso una partecipazione attiva e democratica, operando concretamente sui temi della legalità e dell’integrazione”.
Il bel cammino intrapreso circa un mese fa, tra amministrazione scolastica regionale e rappresentanze studentesche, continua con rinnovato entusiasmo. E il direttore generale Mercurio ha, così, già incontrato i rappresentanti delle cinque Consulte studentesche provinciali: Vincenzo Tedesco di Catanzaro, Salvatore Marino di Crotone, Demetrio Ventre di Cosenza, Giuseppe Pelle di Reggio Calabria ed Immacolata Corso di Vibo Valentia. Insieme a loro anche i docenti referenti Elisabetta Zaccone, Patrizia Lattari, Rosina Amendola, Germina Buttitta e la responsabile regionale, Franca Falduto.
Il direttore generale ha specificato che è necessario trovare “strategie per individuare azioni concrete connesse a tematiche prioritarie, quali l’edilizia, la sicurezza, i trasporti, la solidarietà e l’educazione stradale”.
“Ci saranno pure –ha continuato- momenti di riflessioni e dibattiti che consentiranno di rendere gli studenti protagonisti attivi”.
Significativo è il fatto che gli studenti delle Consulte provinciali, che frequentano tutti istituti secondari di secondo grado, nelle loro iniziative che metteranno in programma, volgeranno l’attenzione anche ai bambini e ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
La volontà è dunque, come ha spiegato lo stesso Mercurio, quella di “condividere e definire un comune piano d’azione tra amministrazione scolastica e studenti”.
Insomma saranno i ragazzi ad essere veri protagonisti della vita della scuola calabrese, in un particolare momento storico in cui i giovani soffrono per una società troppo spesso malata di indifferentismo da parte delle istituzioni politiche nei confronti delle nuove generazioni.
“Sono sicuro –ha detto il direttore Francesco Mercurio- che le nostre non saranno soltanto belle parole, ma si tradurranno a breve in fatti reali”. Il futuro della Calabria è nelle mani dei suoi ragazzi. C’è ben da sperare quindi per il bene della regione.