Le scuole si svuotano, e il trend continuerà nei prossimi anni (colpa della denatalità). I dati forniti dalla Flc-Cgil parlano di 100mila alunni in meno per il prossimo anno scolastico, 58mila al Sud. I dati si basano sulle iscrizioni chiuse lo scorso gennaio, ma si conta anche quel numero (esiguo) di studenti che verranno bocciati tra giugno e settembre.
La previsione per i prossimi 15 anni è quella di un calo di 1,1 milioni di studenti nella scuola italiana, che porterà di conseguenza a 64mila professori in esubero. Il motivo è principalmente economico, molti giovani sono privi di occupazione o in condizione di precariato, fanno fatica a formare una famiglia e di conseguenza a fare figli. Gli alunni di origine straniera non crescono più come gli anni passati ed è cambiato lo stile di vita delle famiglie.
Come sottolinea ‘La Repubblica‘ il trend è via via cambiato negli anni. Si è passati dal boom economico con la crescita a 8 milioni e 909mila alunni del 1965/66 al calo degli anni ’70, così come quello di pari passo a tutte le crisi economiche. Ben 400mila studenti in meno negli ultimi cinque anni. Nei suoi aspetti negativi però, il calo demografico può dare la possibilità di abbassare il numero di alunni per classe e di rivedere e potenziare il tempo scuola. Ma serve anche che il ritorno dalla Dad riporti alla socialità e a un forte legame col territorio.
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