Qualche istante prima dell’incidente stradale che martedì sera in Svizzera ha provocato la morte di 28 persone, tra cui 22 bambini, l’autista del mezzo sembra che stesse inserendo un Dvd nel lettore del veicolo: la testimonianza, fatta al giornale fiammingo Het Laatste Nieuws, è di alcuni bambini sopravvissuti alla strage a bordo dello stesso mezzo.
Se il racconto degli alunni dovesse avere ulteriori conferme, prenderebbe largo quindi l’ipotesi dell’errore umano. E della mancata applicazione delle più elementari norme sulla sicurezza. “Una piccola disattenzione – ha scritto il quotidiano belga “Het Laatste Nieuws” – potrebbe aver portato il mezzo a urtare contro il bordo della carreggiata e il conducente a perdere il controllo del bus“.
Proprio su questo argomento, Mario Rusconi, dirigente del liceo scientifico Newton di Roma e presidente della sezione romana dell`Associazione nazionale presidi, ha rilasciato un’intervista a il quotidiano “Il Messaggero”, pubblicata il 15 marzo.
Sulla strage del pullman in Belgio, il dirigente Rusconi, appena tornato da un viaggio di istruzione a New York assieme a quattrocento studenti romani, ha reso pubbliche le modalità per scegliere gli operatori di viaggio cha garantiscono maggiore affidabilità: “Io vigilo – ha detto il dirigente scolastico – considerando bene i preventivi delle agenzie. Poi prendendo nota su una specie di albo fornitori della qualità dei servizi resi, penso ai pullman, agli alberghi, alle agenzie e così via. Io – ha poi sottolineato il capo d’istituto – ho sempre chiesto le garanzie per iscritto e 95 volte su 100 mi sono trovato bene. Poi, certo, l`incidente stradale può sempre accadere, come nel caso di questi poveri ragazzi in Svizzera“.
Rusconi ammette che i viaggi d’istruzione rappresentano delle ghiotte opportunità economiche per molti operatori del settore. “La torta – dichiara nell’intervista – è certamente enorme. Il fatturato generale del turismo scolastico mi pare si aggiri intorno ai 370 milioni di euro all`anno. Tuttavia ciò non dovrebbe interferire con i controlli. I pullman, per esempio. Le caratteristiche che devono avere sono previste dalla legge: basta fare un accertamento per vedere se è davvero così. Gli autisti devono poi rispettare i turni di guida e fermarsi ogni tanto. Non possono bluffare – conclude Rusconi – ci sono dei rilievi che la polizia può fare“.