«Ci volete in mutande», hanno urlato ai megafoni gli studenti seminudi all’interno dell’ufficio postale di piazza Bologna, tra decine di persone in fila agli sportelli. «Oggi in Italia – hanno spiegato i rappresentanti del Coordinamento universitario Link, che ha organizzato la protesta – oltre il 25% degli studenti che richiedono una borsa di studio, pur avendone diritto, non la ricevono per mancanza di fondi. Inoltre per coprire i tagli al fondo nazionale per le borse di studio nell’ultimo anno il governo ha deciso di varare una legge che aumenta le tasse regionali per il diritto allo studio pagate dagli studenti in tutte le regioni, passando da una media nazionale di 93,5 euro ad una di 140 euro. Vogliamo che il nostro Paese investa 600 milioni per la copertura totale delle borse di studio»
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