Da mesi stiamo organizzando in collaborazione con Libera e con le reti antimafia diffuse nei territori centinaia di dibattiti, assemblee ed iniziative di coinvolgimento degli studenti. “Siamo convinti da sempre che le scuole e le università siano luoghi nevralgici nel contrasto al radicamento delle organizzazioni e della mentalità mafiosa – dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti – come sottolineato nell’appello delle studentesse e degli studenti di Bologna che animeranno lo spezzone studentesco, il diritto allo studio contro la dispersione, i finanziamenti all’istruzione e i saperi critici sono strumenti indispensabili per sottrarre terreno alle mafie”.
“Con la disoccupazione alle stelle, un mercato del lavoro sempre più precarizzato e il massiccio impoverimento che le misure di austerity ci hanno imposto, oggi è necessario che la politica adotti strumenti di welfare realmente universali. – continua Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – Per questo la nuova campagna di Libera per un “Reddito di dignità” non ci sembra solo opportuna, ma fondamentale per imporre al centro del dibattito politico il tema del reddito come strumento welfaristico essenziale per uscire dalla crisi e liberare gli individui dal ricatto delle mafie”.
“Siamo di fronte a un sistema produttivo e amministrativo sempre più colluso e corrotto che si arricchisce sulle emergenze sociali, sottraendo risorse al welfare e alle politiche sociali, devastando i territori – dichiara Alberto Campailla, Portavoce nazionale di Link-Coordinamento universitario – è urgente indicare e praticare una chiara alternativa, a partire dalla partecipazione democratica sulle decisioni strategiche per le urgenze del territorio circa il riutilizzo dei beni confiscati e del patrimonio sottratto alle mafie”.
Alberto Irone Portavoce della Rete degli Studenti Medi dichiara: “come Rete degli studenti medi e Unione degli Universitari anche quest’anno saranno in piazza il 21 marzo in ricordo delle vittime di mafia. L’illegalità mafiosa, in qualsiasi forma e a qualsiasi livello essa si manifesti, ha sicuramente inciso nel diffondersi della crisi economica nel nostro Paese: di fronte ad uno Stato sempre indebolito dalla crisi globale, le organizzazioni mafiose non hanno trovato resistenze nell’infiltrarsi, ancor di più, in Amministrazioni Pubbliche ed aziende private”.
“Reddito e saperi contro le mafie”, queste infatti sono le parole d’ordine scelte dagli studenti per aprire lo spezzone studentesco unitario che parteciperà alla marcia con migliaia di studenti delle scuole di Bologna e dell’Emilia, insieme a quelle provenienti da tutta Italia. Il concentramento studentesco partirà da Villa Serena e raggiungerà Piazza VIII Agosto.