Mentre proseguono le iniziative di mobilitazione negli Atenei contro il disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti universitari, il 12 ottobre un gran numero di alunni delle scuole superiori sono scesi in piazza per chiedere il ritiro del decreto di riforma delle scuola secondaria di II grado, che, dopo il parere favorevole espresso, a maggioranza, dalla VII Commissione della Camera dei deputati, nei prossimi giorni verrà, invece, quasi sicuramente approvato in via definitiva da parte del Consiglio dei ministri.
Ma gli studenti, che sottolineano l’esigenza di un confronto per costruire una proposta alternativa a quella del ministro Moratti, hanno anche richiesto interventi a sostegno del diritto allo studio e spazi di democrazia e partecipazione nelle scuola.
In un comunicato di commento alla manifestazione di protesta studentesca, che ha peraltro raccolto il consenso di molte associazioni, la Flc Cgil evidenzia come il fatto “che sia un così alto numero di giovani a denunciare la grande disuguaglianza che si produrrebbe con l’introduzione della separazione fra chi studierà nei futuri licei e chi frequenterà l’istruzione professionale significa che l’insidia della privatizzazione della scuola viene respinta con decisione”.