Ieri il Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche maggiormente rappresentative ha incontrato il Ministro Giannini. L’incontro è durato 45 minuti, durante i quali gli studenti del forum, insieme a due rappresentanti del CNPC, hanno esposto le proprie priorità politiche sull’istruzione. Le associazioni hanno presentato congiuntamente un progetto di legge per una legge nazionale sul diritto allo studio, uno statuto per le studentesse e gli studenti in stage e delle modifiche al dpr 567, recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche. Oltre questi tre punti vi sono state altre richieste congiunte.
“Il Ministro ci ha deluso e siamo pronti a dar battaglia su tantissimi temi – dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – Mentre sulle tre priorità condivise dal Forum si è mostrata possibilista, la Ministra ci ha confermato che i test INVALSI sono uno strumento utile, in grado di misurare e dare una valutazione oggettiva e di rendere la scuola italiana competitiva. Ha ignorato le proteste di migliaia di studenti che hanno espresso a gran voce la loro contrarietà rispetto a questo sistema di valutazione ingiusto e dannoso.”
“Il leit motiv più ricorrente, nelle parole del Ministro, è stato quello della premialità” – continua Lampis -“Riteniamo molto preoccupante tale indirizzo poiché rischierebbe di provocare una “guerra tra poveri” tra studenti, docenti e tra le scuole stesse. Il nostro sistema formativo non ha bisogno di ricette che instillano la competizione, bensì di investimenti sulla qualità della formazione e sul diritto allo studio, al fine di garantire a tutti un’istruzione pubblica per tutti, di qualità e soprattutto gratuita.”
“La Ministra inoltre si è espressa ancora una volta a favore del finanziamento alle scuole paritarie private, ignorando le continue voci di protesta levatesi negli ultimi anni.” – conclude nella nota l’UdS – “Questa è una vera e propria offesa alla dignità della scuola pubblica, vessata da anni di tagli e sempre più dequalificata. Non ci bastano le promesse sulla rivisitazione del numero chiuso, ma vorremmo che Giannini ascoltasse con attenzione i nostri bisogni. Ieri pomeriggio ha dato invece l’idea di voler procedere a tappe forzate su delle linee di intervento lontane dalle esigenze della maggioranza degli attori che ogni giorno fanno vivere le scuole del nostre Paese. La sordità del Governo rispetto alle istanze sociali è insostenibile.”
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