Un sondaggio di Skuola.net mette in evidenza come il protocollo “per l’accrescimento della conoscenza e del patrimonio culturale per la formazione dei giovani nelle scuole”, siglato fra Giannini e Franceschini, non interessi gli studenti Dopo le petizioni e gli appelli per la valorizzazione dell’educazione artistica nelle scuole e l’incremento delle ore da destinare a questa materia, soprattutto negli istituti a indirizzo turistico, sembra tuttavia che gli studenti non abbiano uguale sensibilità al problema. E se la ministra promette di agevolare l’avvicinamento dei ragazzi al mondo della cultura tramite nuove iniziative della “carta dello studente” e “un progetto nazionale di alternanza scuola-lavoro, da svolgersi all’interno dei luoghi della cultura”, agli interessati importerebbe poco. Secondo un sondaggio svolto da Skuola.net, infatti, almeno 6 studenti su 10 non vorrebbero più ore di storia dell’arte a scuola e ben il 23% dei ragazzi che hanno partecipato all’inchiesta ha dichiarato di non studiare seriamente questa disciplina. Insomma l’arte/cultura e i giovani sembrano essere due mondi piuttosto separati. E se per l’arte i ragazzi nicchiano, avrebbero invece molto interesse per l’incremento della musica nelle scuole. Infatti l’intervento della Giannini e di Franceschini mira anche alla valorizzazione del patrimonio musicale e quindi al potenziamento dell’insegnamento della musica nelle scuole: “Saranno espressamente elaborati, in via sperimentale, progetti didattici di educazione al patrimonio musicale che ne favoriscano la comprensione, ne agevolino la conoscenza e ne permettano la libera reinterpretazione, in chiave collaborativa e multimediale, da parte degli studenti”. Poco meno della metà dei giovani partecipanti al sondaggio ha espresso il proprio consenso all’aumento delle ore di musica in classe. Pur non essendoci unanimità tra i ragazzi in questo giudizio, l’apprezzamento degli studenti nei confronti della musica apparirebbe evidente.