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Studenti informati sull’Aids nonostante la scuola

Numeri comunque confortanti, anche se circa il 42% degli studenti afferma di non essere stato preparato da corsi messi a disposizione dalla scuola. È quanto emerge da un indagine di Skuola.net in collaborazione con Durex che, in occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS fissata per il prossimo 1 dicembre, hanno voluto testare la loro preparazione. Piccola lacuna: solo 4 ragazzi su 10 sanno che l’AIDS si può contrarre anche attraverso un rapporto orale non protetto.
A non sapere cosa sia l’AIDS, dice il sito degli studenti, sarebbero solo il 7% circa degli studenti. Le percentuali di coloro che hanno risposto correttamente affermando che si tratta è una malattia contratta se si hanno rapporti sessuali non protetti e contagi di sangue sono alte ed arrivano a superare l’84%. Di poco inferiore il numero di coloro che conosce bene anche le modalità di trasmissione se si parla esclusivamente di sangue: 7 su 10 sanno che il virus dell’AIDS, l’HIV, si trasmette attraverso un contatto diretto tra il sangue del soggetto infetto e quello del soggetto sano. Di contro, un buon 23% è convinto che basti qualsiasi tipo di contatto tra il sangue sano e quello infetto per essere contagiati.
Le percentuali sono confortanti anche se parliamo del preservativo come strumento di tutela da questa malattia: circa l’89% degli studenti sa bene che per proteggersi da eventuali contagi deve essere indossato per tutta la durata del rapporto. E se parliamo di test dell’HIV? I dati continuano ad essere positivi: il 67% dei ragazzi sa bene che è gratuito e può essere effettuato nell’anonimato in qualsiasi struttura pubblica.
Inoltre i giovani sanno bene che non esistono ancora possibilità di guarigione. Ad esserne a conoscenza sono 7 su 10 anche se sono informati del fatto che esistono cure che permettono di vivere il più a lungo possibile con la malattia. Questo nonostante ci siano comunque studenti, circa il 21% degli intervistati, che ignorano le conseguenze drammatiche del contagio e sono convinti che ormai si possa guarire.
Tuttavia, nonostante il quadro sia positivo, c’è da sottolineare, puntualizza Skuola.net, che la scuola non ha un ruolo determinante nell’informazione dei ragazzi. Infatti, il 42% afferma che il loro istituto non ha messo a sua disposizione corsi al riguardo e che, di conseguenza, la sua informazione è frutto di un preparazione personale.

Pasquale Almirante

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