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Studenti italiani: soddisfatti solo il 50%

I risultati dell’indagine, che ha coinvolto un campione di 1.127 studenti delle scuole secondarie superiori e 431 neodiplomati, nati tra il 1983 e il 1988 – un campione rappresentativo per genere e area geografica – presentati recentemente a Torino, hanno messo in luce diverse e variegate informazioni sull’identikit dello studente italiano.
In particolare sono stati quattro gli aspetti indagati: 1) le motivazioni di studio, 2) la soddisfazione rispetto all’ambiente scolastico, 3) il rendimento, 4) le relazioni sociali.
Per quanto riguarda le motivazioni allo studio, l’affermazione che ha riscosso maggior successo è stata “trovare lavoro senza un diploma è difficile al giorno d’oggi” ritenuta “molto importante”dal 56 % degli studenti e “abbastanza importante” dal 35 %.
Ampio interesse, tra le motivazioni allo studio, ha riscosso la domanda “desidero trovare un lavoro coerente con il mio interesse”: un campione di 54 % di studenti ha risposto che è “molto importante”. Il 37 % che è “abbastanza importante” Ci sono anche le aspirazioni culturali al terzo posto: il 90 % degli interessati ha risposto di studiare “per accrescere la propria cultura”. Tra le meno importanti è stato annoverato “il prestigio per il diploma”.
Molto condivisa è stata anche la motivazione “desidero trovare un lavoro coerente con i miei interessi”. Al terzo posto, si trova l’affermazione “desidero accrescere la mia cultura” sottoscritta da ben uno studente su due.
Per quanto riguarda, poi, la soddisfazione ricevuta dalla scuola, alla domanda “come si sta a scuola?”uno studente su due ha risposto di essere soddisfatto della propria esperienza scolastica. Non va sottovalutato, tuttavia, che il 40 % degli studenti si è dimostrato soddisfatto “solo qualche volta” e il 4 % non ha avvertito “mai” questa soddisfazione.
L’81 % degli studenti si è dimostrato soddisfatto del “tipo di scuola che ha scelto”, ma questa percentuale si riduce al 70 % se ci si riferisce a quelli che apprezzano le capacità degli insegnanti. Solo uno su due è soddisfatto della qualità delle strutture scolastiche.
Nel complesso le relazioni sociali all’interno della scuola sono state descritte in termini positivi soprattutto per quanto riguarda il rapporto con i compagni, mentre la relazione con gli insegnanti è stata giudicata in maniera più articolata.
Il 64 % degli studenti è riuscita a stabilire un buon rapporto con gli insegnanti, che nel 15 % dei casi è stato dichiarato addirittura “ottimo”
Il 20 % degli studenti intervistati ha dichiarato di avere un rapporto “problematico” con i professori.
I dati relativi allo stato d’animo dei ragazzi fanno sicuramente riflettere: nonostante il 58 % degli intervistasti abbia dichiarato di riuscire soprattutto nelle materie umanistiche e il 7 % di ottenere buoni voti, solo uno su quattro consegue ottimi voti. Più della metà dei ragazzi sembra soffrire dell’ansia da prestazione.
La maggior parte, il 54 %, infatti, si “sente in tensione” rispetto agli impegni scolastici. Uno su sei “sempre”, uno su dieci si sente “generalmente tranquillo”
Relativamente al rendimento scolastico, altro dato abbastanza significativo: uno studente su quattro raggiunge risultati insufficienti o tali da superare appena la soglia della sufficienza nelle discipline scientifiche, in particolare con la matematica.
Giuseppe Guzzo

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