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Studenti, le aziende li vogliono con competenze subito spendibili: firmato protocollo di intesa tra Roma Tre e Filiera nazionale delle Fondazioni Its Academy

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March 29, 2025

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Prosegue l’opera delle istituzioni pubbliche e private per l’avvicinamento delle competenze dei giovani al mondo del lavoro: stamane è stato firmato a Roma un importante Protocollo di Intesa per la sperimentazione di un modello di integrazione operativa fra i mondi dell’Università, delle Fondazioni ITS Academy e delle Aziende. L’accordo – realizzato nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università Roma Tre, dal Rettore, Massimiliano Fiorucci, e dal coordinatore nazionale della Filiera delle Fondazioni ITS Academy dei Servizi alle Imprese, Claudio Senigagliesi – è il primo nel suo genere in Italia; infatti, il Protocollo ha l’obiettivo di attuare un coordinamento del segmento della formazione terziaria, un passo importante verso la costruzione di un “modello Lazio”, al fine di promuovere, diffondere e valorizzare la formazione e il placement nel segmento dell’Alta Formazione accademica e non accademica, nella prospettiva di progettare e realizzare azioni formative congiunte e coordinate, promuovendone la visibilità e l’aderenza ai fabbisogni di competenze espressi dal mercato del lavoro. I destinatari di queste azioni potranno essere, tra gli altri, giovani studenti, dipendenti di aziende, tecnici o manager.

L’accordo odierno giunge a margine di una mattinata di riflessione dal titolo “Progettare il coordinamento del segmento dell’alta formazione tra contingenza e visione di futuro”, organizzata da Roma Tre, nella figura della professoressa Francesca Faggioni, delegata del rettore per le Relazioni con le imprese e il mondo del lavoro, in collaborazione con la Filiera ITS Academy dei Servizi alle Imprese.

Il convegno ha visto confrontarsi sul tema, moderati dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Claudio Tucci, autorevoli relatori tra i quali Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli Studi di Bergamo e coordinatore Commissione ITS della CRUI, Maurizio Chiappa, direttore generale per l’Istruzione Tecnica del ministero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Schiboni, coordinatore X Commissione Conferenza Stato Regioni e assessore della Regione Lazio al Lavoro, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito, e Alda Paola Baldi, vice presidente Unindustria con delega al Capitale Umano. Sono intervenuti inoltre anche i rappresentanti di tutti gli atenei laziali.

La riflessione proposta parte da più lontano, dalla natura stessa dei sistemi dell’Alta Formazione Accademica e dell’Alta Formazione Tecnica Professionalizzante che rispondono per definizione a differenti esigenze formative in ordine allo sviluppo e alla crescita della nostra società, perché ancorano i propri obiettivi formativi rispettivamente alla preparazione di persone che padroneggino un “sapere pratico” e alla preparazione di persone che siano dotate di una “padronanza nel risolvere problemi complessi e imprevedibili attraverso l’applicazione critica di teorie e principi”.

Ma cosa serve veramente al Paese? Un’Alta Formazione mirata alla crescita sociale e professionale dell’individuo o un’Alta Formazione mirata al soddisfacimento del fabbisogno contingente del sistema produttivo?

Risolvere o interpretare questa apparente dicotomia è il compito che i sistemi formativi del segmento dell’Alta Formazione debbono svolgere in questo momento storico, mettendo sempre al centro il progetto culturale dello studente, libero così di intraprendere il suo personale percorso di cittadinanza.

“La formazione universitaria – ha dichiarato il rettore, Massimiliano Fiorucci – si trova oggi ad affrontare una fase molto complessa, fatta di nuove sfide e grandi cambiamenti a livello nazionale e internazionale che impongono una riflessione strategica e una continua attenzione alla centralità della persona, alle competenze di cittadinanza ma anche alle richieste del Paese e ai fabbisogni del mercato del lavoro. Il tema che affrontiamo nella giornata di oggi, che raccoglie intorno ad un tavolo soggetti con visioni diverse ma rivolte ad un unico obiettivo, e la firma del protocollo d’intesa vanno proprio in questa direzione: costruire un coordinamento tra Accademia, mondo delle imprese e alta formazione tecnico-professionale”.

“L’obiettivo – ha concluso Fiorucci – è quello di definire un modello stabile di coordinamento tra i sistemi dell’alta formazione che possa permettere alle studentesse e agli studenti di esercitare in chiarezza, libertà e consapevolmente le scelte inerenti il proprio futuro”.

“Il Protocollo d’Intesa che firmiamo oggi con l’Università Roma Tre – ha dichiarato Claudio Senigagliesi, coordinatore Nazionale Filiera ITS Servizi alle Imprese -, nasce da una precedente esperienza con il Dipartimento di Economia Aziendale dello stesso Ateneo. Un’esperienza che ha evidenziato quanto complessa sia la realizzazione di un tavolo concreto che da un lato possa rispondere ai principi di oggettiva soddisfazione di tutte le parti coinvolte, e dall’altro miri a definire un “modello Lazio” che si auspica possa essere replicato a livello nazionale fornendo una traccia utile per tutte le fondazioni, le università e le filiere. Consegnare ai giovani un sistema stabile e coordinato, frutto di un’attività di coprogettazione di soggetti diversi, ha imposto in primis il superamento di una serie di difficoltà, come l’adeguamento dei diversi linguaggi e la sincronizzazione delle tempistiche”.

“L’importanza di questa discussione, che ha visto coinvolti numerosi soggetti, sta proprio in questo. Non si tratta di snaturare il proprio modus operandi o cambiare la propria pelle, ma di lavorare coordinati verso un unico obiettivo: il futuro dei giovani del nostro Paese”, ha concluso Sanigagliesi.