Fornire agli studenti gli strumenti per imparare a decodificare il flusso dell’informazione, aiutandoli a formarsi un’opinione corretta e completa, un pensiero critico, sui temi di maggiore attualità.
Dando loro la possibilità di comunicarla efficacemente. E l’obiettivo del progetto “Buon Senso”, promosso dal Miur e dagli Editori Laterza e rivolto alle alunne e agli alunni di nove istituti scolastici italiani di tre città – Bari, Roma, Torino – che saranno coinvolti in una prima fase sperimentale.
L’iniziativa è stata presentata il 2 ottobre al Miur dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, dall’editore Giuseppe Laterza, dal direttore del TGR RAI Vincenzo Morgante e dalla direttrice di RAI Cultura Silvia Calandrelli, con la RAI partner dell’iniziativa.
Il progetto prevede che studentesse e studenti saranno chiamati ad approfondire, di volta in volta, un argomento diverso. Si parte dal tema attuale e dibattuto dell’immigrazione. Con il sostegno di un docente-tutor, ragazze e ragazzi dovranno documentarsi, esercitare la capacità di risalire alle fonti originali, dovranno confrontarsi su posizioni diverse, sviluppando o potenziando le loro competenzelogiche e dialettiche.
Il progetto, spiega il Miur, nasce dall’esigenza di strutturare e consolidare in studentesse e studenti le competenze per leggere la realtà che li circonda, formarsi una propria opinione e comunicarla efficacemente, sostenendo e sollecitando una loro più ampia partecipazione come cittadine e cittadini alla discussione pubblica. Ragazze e ragazzi partecipanti, alla fine del percorso, dovranno preparare un prodotto culturale, realizzando elaborati (saggi brevi, reportage, dibattiti, video o spettacoli teatrali) che saranno selezionati e valutati nell’ambito di un concorso dedicato.
Le scuole che prenderanno parte alla sperimentazione sono: il Liceo Scacchi, il Liceo Socrate e il Liceo G. Salvemini di Bari; l’Istituto di Istruzione Superiore Carlo Urbani, il Liceo Pilo Albertelli e l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Giorgio Ambrosoli di Roma; l’Istituto di Istruzione Superiore Galilei Ferrari, l’Istituto di Istruzione Superiore Avogadro e il Liceo M. D’Azeglio di Torino.
Al progetto parteciperanno numerosi partner qualificati: testate e reti televisive, giornali, web media, teatri, associazioni, scuole professionali, istituti di ricerca e fondazioni culturali. Ciascuno dei partner metterà a disposizione le sue competenze. Hanno già aderito: Banca d’Italia, Centro sperimentale di cinematografia, Fondazione Giovanni Agnelli, Fondazione Musica per Roma – Auditorium Parco della Musica, Gazzetta del Mezzogiorno, Istat, Master di Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino, La Repubblica, La Stampa, Penny Wirton, RAI, Teatro Kismet.
Esperti, personalità dello spettacolo e della comunicazione hanno dato la loro disponibilità a sostenere il progetto: Stefano Allievi, Francesca Borri, Franco Chiarello, Fabio Geda, Alessandro Leogrande, Stefania Miretti, Vinicio Ongini, Leonardo Palmisano, Alessandro Portelli, Francesco Remotti, Sergio Rubini, Igiaba Scego, Andrea Segre.
“Sono particolarmente soddisfatta di presentare oggi questo progetto che abbiamo fortemente voluto e che rappresenta un’offerta importante che facciamo alle scuole. Quelli proposti in questo progetto sono percorsi di cittadinanza attiva e consapevole per le nostre ragazze e i nostri ragazzi – ha dichiarato la Ministra Valeria Fedeli -. Con i partner dell’iniziativa stiamo prendendo un impegno significativo, stiamo condividendo la responsabilità di educare le nuove generazioni, di fornire loro strumenti e conoscenze per far sì che possano interpretare il mondo e comprendere i fenomeni e le questioni che interessano le società in cui viviamo. Società che sono sempre più complesse e globali, attraversate da mutamenti repentini”.
“Questo schieramento di forze e di volontà è un chiaro esempio di cosa sia una forte alleanza educativa, di come si possa sostenere in maniera efficace e convinta le scuole nei loro percorsi formativi. Di come sia necessario il contributo di tutti, ciascuno per le proprie funzioni e per la propria parte di responsabilità. Un grazie, quindi, è doveroso ai partner e alle scuole partecipanti”, ha concluso la ministra.
“Ci vuole buon senso per esprimersi su un tema difficile come l’immigrazione”, ha sottolineato Giuseppe Laterza. “Buon senso implica un giusto equilibrio tra razionalità ed emotività, tra interessi immediati e di lungo periodo, tra idee generali ed esperienza individuale. Gli studenti di tre città cercheranno le parole, i gesti e le immagini giusti per esprimere tutte le ragioni secondo…buon senso. La casa editrice Laterza, da sempre impegnata nella formazione e nella scuola, con ‘Buon Senso’ vuole dare un contributo all’educazione a una cittadinanza costruita anche sulle capacità di ascolto e di espressione”.
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