Roberto Saviano non andrà più al liceo classico Morgagni di Forlì a parlare di legalità, dopo le numerose critiche ricevute nelle ultime ore a causa della circolare scolastica che, in vista dell’incontro con lo scrittore, avrebbe imposto agli alunni delle classi quarte e quinte di acquistare il suo romanzo ‘La paranza dei bambini’: “Non potrò essere a Forlì, ragazzi, e non potrò esserci per tutelare voi e la vostra tranquillità: vi strumentalizzerebbero, cosa che del resto stanno già facendo.”
Infatti, battono le agenzie, in un documento postato su Facebook e, presumibilmente, corrispondente alla circolare divenuta oggetto di critiche, c’è scritto: “L’adesione all’iniziativa deve riguardare l’intera classe con l’acquisto da parte degli studenti del romanzo al costo di 16 Euro”, La vicenda è stata subito commentata anche dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini.
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“Ora in rete circola la bufala sull’acquisto obbligatorio di copie del mio libro. Non esiste. Nessun obbligo”, ha ribattuto Saviano, “Da dieci anni vado nelle scuole e i miei scritti mi fa piacere che vengano letti anche fotocopiati o in copie che passano di mano in mano”.
Mentre la scuola – interpellata dall’AdnKronos – ha ammesso di aver utilizzato “espressioni equivoche”, e ha esortato a “chiudere la polemica”, l’autore di ‘Gomorra’ ha invece affidato la propria replica a Facebook: “Puoi partecipare all’incontro anche se non compri il libro. Condizione invece necessaria è la lettura (su fotocopie, i biblioteca, in libreria, dal libro di amici) perché altrimenti la base della discussione qual è? Le bufale online?”
Il commento non è però servito a smorzare i toni della discussione portando così lo scrittore a decidere di annullare l’incontro. “Mi rivolgo agli studenti di Forlì, agli studenti con cui si stava organizzando il bellissimo incontro di marzo”, ha comunicato infine Saviano, “Mi dispiace molto, ma non potrò esserci, troveremo un altro luogo, una piattaforma diversa attraverso cui condividere idee. Troveremo una libreria e ci vedremo presto. Promesso!”
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