Si avvicina la data di adozione, il 6 dicembre, dell’obbligo di possesso del Green pass per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto pubblico, inclusi i bus locali con cui gli alunni vanno e vengono da scuola: sulla base di quanto stabilito con il Decreto Legge n. 26 sull’obbligo vaccinale, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la disposizione varrà anche per i giovani dai 12 anni. Ed ora le Regioni esprimono tutte le loro perplessità, perché coloro che non sono vaccinati, per salire su un autobus o sulla metropolitana dovranno effettuare il tampone, sebbene in classe possano entrare anche senza.
I dubbi dei governatori
Da lunedì prossimo, quindi, molti studenti che non hanno il certificato verde rischiano di avere difficoltà nel raggiungere gli istituti, hanno ravvisato alcuni governatori che il 2 dicembre hanno partecipato alla Conferenza delle Regioni.
Durante il confronto tra i presidenti regionali è emersa anche la necessità di chiarire, nel caso in cui vengano coinvolte le aziende del trasporto pubblico locale, quali siano le figure che avranno la facoltà concreta di elevare le sanzioni a coloro che saliranno sui mezzi di trasporto pubblico senza il previsto Green pass.
Questo significa che gli studenti non vaccinati saranno costretti a sottoporsi al tampone ogni due giorni.
La norma generale non sembra bastare
Come abbiamo già scritto, in linea generale su tutti i controlli relativi al Green pass, nel nuovo decreto si riporta che “il Prefetto territorialmente competente, entro cinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sentito, entro tre giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, adotta un piano per l’effettuazione costante di controlli, anche a campione, avvalendosi delle forze di polizia e del personale dei corpi di polizia municipale munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, in modo da garantire il rispetto del possesso delle certificazioni di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021. Il Prefetto trasmette al Ministro dell’interno una relazione settimanale dei controlli effettuati nell’ambito territoriale di competenza.
A questo punto, è molto probabile un intervento del ministero dei Trasporti proprio per definire chi andrà a svolgere i controlli di possesso del certificato verde sui mezzi di trasporto pubblico.
Nel frattempo, i Comuni, come Milano e Roma, si stanno organizzando per effettuare controlli “a campione“.