Le scuole stanno riaprendo i battenti per milioni di studenti, lunedì 12 settembre 2022 rientrano nelle aule scolastiche gli studenti della Lombardia, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Basilicata, ecco le prime regole per i casi di positività di studenti, docenti e personale tutto.
Alcune risposte ai problemi legati al Covid in ambito scolastico arrivano dai centri sanitari di città metropolitane come Milano, stesse regole dovranno essere applicate in tutte le scuole italiane.
6. Cosa deve fare un alunno/operatore in auto-sorveglianza?
È fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, tranne che per gli alunni di nido/infanzia che possono continuare a frequentare la scuola senza l’obbligo di utilizzo di mascherina. È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid 19. Qualora durante il periodo di sorveglianza dovessero verificarsi ulteriori casi nella stessa classe l’autosorveglianza non viene prolungata e si conclude dopo 10 giorni dall’ultimo giorno di frequenza del primo caso. Deve monitorare il suo stato di salute informando il Pediatra o il Medico curante.
7. Cosa deve fare un alunno/a o un operatore classificato come contatto stretto di caso Covid al di fuori dell’ambito scolastico (es: in famiglia)?
Anche i contatti che avvengono in ambito extra-scolastico non sono soggetti alla misura della quarantena ma solo al regime di autosorveglianza con obbligo di mascherina FFP2 per 10 giorni dopo l’ultimo contatto (ad esclusione dei bambini di età < 6 anni che possono continuare a frequentare la scuola senza l’obbligo di indossare la mascherina) e tampone solo in caso di sintomi come indicato nella FAQ n. 6. Potranno quindi frequentare la scuola rispettando il regime di autosorveglianza. La famiglia dell’alunno deve darne tempestiva comunicazione alla scuola.
8. Cosa deve fare la famiglia se l’alunno/a ha avuto un problema di salute ma non riconducibile al Covid?
In caso di problemi di salute è sempre necessario riferirsi al proprio Pediatra o Medico curante. Nel caso in cui il problema di salute, dopo valutazione medica, non sia riconducibile al Covid, e pertanto il tampone non viene eseguito, l’alunno/a potrà tornare a scuola secondo le indicazioni del Pediatra di Famiglia o Medico curante. Non è richiesta alcuna certificazione/attestazione per il rientro, analogamente non è richiesta autocertificazione da parte della famiglia. Eventualmente la scuola potrà richiedere una dichiarazione da parte del genitore dei motivi dell’assenza in cui il genitore dichiara, in caso di assenza per motivi sanitari, che ha consultato il Pediatra di Famiglia/Medico curante e di essersi attenuto alle sue indicazioni.
9. Alunni fragili
Si ricorda che in presenza di alunni fragili è necessario un raccordo con il Pediatra di Famiglia o Medico curante che potrà fornire specifiche indicazioni. Inoltre, al fine di garantire la didattica in presenza e in sicurezza, è opportuno che gli alunni fragili utilizzino dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è inoltre raccomandata, se non già effettuata, la vaccinazione come strumento a tutela della salute pubblica e individuale.
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