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Studenti, sarà un autunno di lotta: 4 manifestazioni in un solo mese

La partecipata mobilitazione degli studenti del 9 ottobre in diverse città italiane ha rappresentato solo un primo “assaggio” delle contestazioni di piazza: il 10 ottobre, durante l’incontro tra 250 studenti facenti capo ad almeno 15 associazioni e collettivi studenteschi avvenuto nella Facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, è stato stabilito un fitto calendario – anche se modificabile – di manifestazioni, sit-in e proteste contro la politica scolastica adottata dal Governo e avallata dal responsabile del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini.
L’assemblea – fa sapere attraverso un comunicato l’Unione degli studenti – ha delineato uno schema di agenda autunnale, pensato come aggiornabile in itinere a seconda dell’evolversi dell’autunno. Si tratta di una proposta aperta di calendario delle lotte per un movimento studentesco di massa e partecipato, in grado di dare voce all’eterogeneità di un movimento studentesco che non cada nel trabocchetto tra estetica del conflitto e autoreferenzialità del politico fine a sè stesso e che soprattutto non rimanga nel recinto dei temi esclusivamente studentisti, ma che sia in grado di comprendere la complessità dei processi generali che investono il mondo della formazione, generalizzandole”.
La ripresa dei cortei riprenderà già la prossima settimana, sabato 17 ottobre, con una manifestazione nazionale antirazzista; il 28 ottobre, dopo l’avvio del referendum nazionale studentesco promosso dall’Uds, si svolgerà quello che gli studenti definiscono un vero e proprio “assedio al Governo”: si tratta di una serata di sit-in e presenze nei pressi delle Prefetture attraverso la costituzione di tendopoli e piazze tematiche per tutta la notte nelle principali città italiane.
Gli studenti torneranno in piazza anche il 14 novembre, in occasione della manifestazione nazionale indetta a Roma dalla Cgil: in quell’occasione presenteranno anche “una piattaforma autonoma legata ai temi del rapporto tra carattere pubblico della formazione e democrazia”.
Tre giorni dopo, il 17 novembre, si svolgerà uno sciopero generale studentesco attraverso azioni su diversi territori con cortei e azioni. In quell’occasione gli studenti italiani cercheranno di concordare una data di mobilitazione internazionale, in particolare europea, che venga sostenuta da tutti i soggetti in formazione. L’assemblea studentesca ha infine annunciato che farà parte, attraverso alcuni suoi rappresentanti, al controvertice sull’ambiente di Copenaghen in programma dal 7 al 9 dicembre.
Alessandro Giuliani

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