Caos in Abruzzo per il sostegno. Mancano i docenti. Tutto “colpa” di una circolare. Questo lo denuncia l’associazione Autismo Abruzzo Onlus.
“Mentre in Abruzzo cominciavano le lezioni, non era ancora scaduto il termine per presentare le istanze per far parte dell’elenco aggiuntivo dei docenti di sostegno. Per questo ora ci troviamo con tanti ragazzi a scuola senza insegnanti di riferimento”, afferma il presidente dell’associazione all’Ansa.
Tutto è nato dalla circolare ministeriale dell’11 luglio.
La circolare definiva le scadenze e le procedure per l’aggiornamento/integrazione periodica delle graduatorie di istituto di II fascia, la dichiarazione della specializzazione di sostegno e la regolamentazione della priorità in III fascia per gli abilitati, come previsto nel DM 326/15.
Per chi aveva conseguito la specializzazione per il sostegno, e non l’aveva già dichiarata, poteva dichiararla, ed essere inserito in un elenco aggiuntivo attraverso le istanze online entro il 10 settembre.
In quello stesso giorno, ricorda Verzulli, sono iniziate le lezioni “in Piemonte, in Basilicata e in Abruzzo. Ma non si può fissare la scadenza di un termine in prossimità dell’avvio della scuola se servono mesi per l’elaborazione delle liste. A nostro parere è illecito. All’avvio della Scuola occorre avere la lista pronta, inclusa quella delle sostituzioni”.
“Per l’elaborazione finale dell’elenco occorreranno procedure e verifiche che richiedono tempo e questo sta di fatto distruggendo la vita scolastica di bambini e ragazzi con disabilità. I pochi fortunati ad avere un docente di ruolo e/o di organico sono oscurati dai problemi generati dalla disorganizzazione del sistema scolastico, ancora oggi privi di soluzione. Non esiste una previsione, non esiste una data per la quale essere certi di avere docenti di sostegno” conclude Verzulli.
L’emergenza è in tutta Italia.
Nelle province del nord non bastano più le graduatorie di istituto per coprire le esigenze, soprattutto alla scuola primaria e in alcune classi di concorso della secondaria.
Al contrario al sud neppure essere nelle primissime posizioni delle graduatorie di istituto garantisce la possibilità di fare qualche settimana di supplenza in un anno.
Addirittura a Bologna è partita una petizione, su Change.org, per sollecitare un intervento normativo. L’obiettivo è raggiungere le 25.000 firme. L’appello si rivolge direttamente al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Le chiediamo un intervento normativo urgente che consenta la conferma nell’anno scolastico successivo di quei docenti che nell’anno scolastico precedente abbiano comunque prestato servizio sul sostegno a qualunque titolo e per un periodo non inferiore ai 180 giorni”.
La situazione è davvero molto complicata e, allo stato attuale, è difficile capire come se ne possa uscire.
La soluzione del Movimento Cinque Stelle (clicca qui).
Sull’argomento, il ministro dell’Istruzione, ha promesso un’intervento rapido: “Stiamo lavorando con grande impegno per risolvere la questione della mancanza degli insegnanti di sostegno specializzati. Siamo intervenuti nell’ambito del contratto di mobilità per assicurare agli alunni con disabilità personale specializzato. Inoltre stiamo dando il via a un nuovo corso di specializzazione”.
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