Per ricordare il martirio della cittadina di Oradour-sur-Glane ad opera dei nazisti durante l’Occupazione, accanto al presidente Francois Hollande c’era per la prima volta un presidente tedesco, Joachim Gauck.
E’ nell’ultima classe delle medie e nell’ultima del liceo che le lacune sono peggiori, hanno ravvisato gli ispettori scolastici che sono all’origine della riforma dei programmi che vedrà la luce nel 2017. Per la storia, però, ci si è resi conto che la situazione rischiava di degenerare in tre anni e si è deciso di agire immediatamente: secondo le conclusioni degli esperti, rese note oggi da Le Monde, ci saranno “tagli” di circa 36 ore del tempo trascorso sui banchi a seguire le lezioni di storia, a vantaggio dello studio “delle guerre mondiali e dei regimi totalitari”. Quali i capitoli sacrificati? Al momento, gli anni di inizio XX secolo (15% del tempo) saranno ridotti al 5%, mentre si andrà decisamente più veloci sul capitalismo e la sua evoluzione e sulle tappe di sviluppo del sistema produttivo.
Fra le ore “tagliate”, quelle dedicate alla costruzione europea, che non sarà più un capitolo a parte ma verrà studiato nell’ambito della “geopolitica del mondo attuale”. Meno enfasi persino su un gigante come de Gaulle.
Uno dei problemi più delicati era il fatto che i professori di storia non erano finora ufficialmente autorizzati ad inserire la “vita politica francese dal 1940 al 1946” in quella della guerra mondiale, con il risultato che molti studenti sorvolavano sul doloroso periodo dell’occupazione e del regime collaborazionista di Vichy. Ora, si potrà parlare del maresciallo Petain e della Resistenza durante la lezione di Seconda guerra mondiale.
A rendere un omaggio alla memoria di quegli anni dolorosi sono stati oggi Hollande e Gauck, mano nella mano con un sopravvissuto al massacro di Oradour-sur-Glane, il villaggio del centro del Paese rimasto distrutto dopo il massacro da parte dei nazisti di 642 persone, di cui 205 bambini, il 10 giugno 1944.
Oradour, data alle fiamme, è rimasta distrutta, un Paese volutamente in perenni macerie a ricordare uno dei momenti più atroci della storia recente. Hollande e Glauck sono rimasti in silenzio, in raccoglimento, fra quelle macerie, sul luogo dove sorgeva la piccola chiesa del villaggio. (ANSA)
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