Nell’ultimo periodo nelle scuole superiori romane c’è stata una vera e propria marea di occupazioni. Una di quelle coinvolte, occupata dall’8 al 18 novembre scorso, è il liceo Terenzio Mamiani, istituto dove in questi giorni i consigli di classe stanno cercando di stabilire le punizioni da infliggere agli studenti occupanti.
Secondo La Repubblica, in alcuni casi si starebbe pensando a sospendere gli alunni che hanno preso parte alla protesta in base al loro grado di coinvolgimento: i giorni di sospensione sarebbero di più in caso di più giorni di occupazione svolti. A quanto pare la preside, Tiziana Sallusti, ha chiesto agli studenti di prendersi le proprie responsabilità.
In che modo? Gli stessi alunni hanno riferito alla dirigente scolastica, che è andata di classe in classe, se e quanto hanno partecipato all’occupazione. “C’è chi ha risposto di essere andato a scuola durante l’occupazione per due ore e chi, in maniera del tutto spontanea, ha ammesso di aver partecipato quotidianamente all’organizzazione delle attività”, ha detto la dirigente.
“Le sanzioni – precisa Sallusti – non sono ancora state comminate agli studenti e alle studentesse che hanno partecipato all’occupazione”. Nei consigli di classe, però, non è andato tutto liscio in alcuni casi, anzi. Ci sarebbero stati degli scontri: molti genitori non sono d’accordo. “In pratica solo chi ha avuto il coraggio di alzarsi e di prendersi le responsabilità davanti alla preside verrà sospeso – dice la mamma di una studentessa -. Trovo profondamente diseducativo far passare l’idea che la disonestà possa essere premiata”.
Un’altra mamma non ci sta per un altro motivo: “È nata una sorta di elenco di occupanti considerati attivi, cioè che hanno dormito a scuola, e uno di occupanti passivi, che sono cioè tornati a casa. L’onestà a 15 anni non può essere mortificata e dei provvedimenti educativi non possono essere presi in questo modo”.
La dirigente scolastica, in una relazione, ha fatto la conta dei danni: 9600 euro, includendo la necessaria pulizia dei locali e la ritinteggiatura di alcuni muri. Dopo l’ufficialità delle sanzioni gli studenti si riuniranno in assemblea. “Questa divisione tra chi ha partecipato di più e chi ha partecipato meno fa parte di un sistema repressivo che punta a soffocare la nostra lotta che non si è esaurita con l’occupazione”, hanno detto, indignati da quanto attuato dalla preside.
Sta facendo discutere non poco il discorso pronunciato da Raffaele Fitto, Ministro per gli affari…
Il governo introduce nuove misure per sostenere i lavoratori italiani durante le festività natalizie. Il…
L’Associazione Italiana per la Ricerca e l’Educazione nella Medicina del Sonno (ASSIREM), in collaborazione con…
Ci sono aggiornamenti sul caso della studentessa di quindici anni trovata morta impiccata nella casa…
Il tema della valutazione ha assunto una riconoscibile centralità nel dibattito pubblico sulla scuola. Il…
Davanti alle numerose richieste di accesso e informazioni pervenute dai candidati non vincitori riguardo alla…