Le professioni che si imparano a scuola sono al passo con il mondo del lavoro? Probabilmente no. Anche perché gli insegnanti, loro malgrado, non sono sempre aggiornati adeguatamente.
Il dubbio è stato espresso, a suon di numeri ed esempi pratici, qualche girono fa a Città di Castello, nel corso del decimo Convegno Nazionale delle scuole grafiche.
NON BASTA AUTOMATIZZARE LE MACCHINE, OCCORRE ANCHE CONNETTERLE
Attraverso un puntuale resoconto, pubblicato dalla stampa specialistica, è stato messo in risalto come gli insegnamenti moderni siano sempre più incentrati sulle nuove tecnologie informatiche, robotiche e a distanza. “Ma alla base cosa c’è? Organizzazione e condivisione. Industria 4.0, ci insegnano gli esperti, non è soltanto che le macchine siano automatizzate, ma che siano tra loro connesse. Lo stesso dovrebbe essere per la scuola e l’insegnamento: connessione”. Anche col mondo aziendale.
Per rimanere sul tema del convegno, è stato osservato, che “se il mondo della stampa cambia quello che non cambia è la necessità di sapersi organizzare”.
A questo, del resto, dovrebbe servire l’alternanza scuola lavoro: ad evitare di far uscire della scuola superiore dei giovani ferrati di teorie, ma lontani anni luce dal mondo reale.
LA SCUOLA SI ADUGUA?
E la prima a doversi adeguare è la scuola: è stato ricordato, sempre in terra umbra, che “secondo gli analisti il 56% degli italiani fa lavori che tra vent’anni non esisteranno più, e la scuola non sempre prepara a saper fare quelli nuovi”.
E con loro i docenti, i quali hanno comunque la possibilità di aggiornare le loro conoscenze, anche attraverso i 500 euro annui previsti dalla Buona Scuola proprio per la loro formazione in itinere.
LE AZIENDE HANNO LE IDEE CHIARE
Le aziende, dal canto loro, sanno bene di quale profili professionali hanno più bisogno (a volte estremo): giovani in possesso di “una preparazione prioritaria per personale qualificato, perché i professionisti saranno sempre più richiesti per affiancare la progettazione. Questo si può ottenere con corsi, anche a valle, per creare un punto di contatto tra azienda e cliente finale, tenendo presenti i concetti tecnologici, ma anche di marketing”.
Durante il confronto a Città di Castello, si è parlato poi del sostegno, da parte delle aziende di settore, alle attività scolastiche per gli istituti grafici, in modo da permettere l’avvio di qualificate attività laboratoriali, “per consentire agli studenti l’utilizzo delle macchine da stampa. Per questo Argi, in collaborazione con ENIPG, ha effettuato un censimento delle attrezzature presenti e delle necessità di prodotti in sala stampa, erogando materiali a titolo gratuito, quanto richiesto dalle scuole. Grazie alla disponibilità di un associato è stata consegnata una macchina da stampa digitale a una scuola romana. Altri associati stanno utilizzando lo strumento dello stage, per consentire ai ragazzi un più agevole percorso di inserimento nel mondo del lavoro”.
LE OLIMPIADI DELLA STAMPA
E’ da questi presupposti che, la scorsa primavera, Argi ha lanciato le “Olimpiadi della stampa”: l’appuntamento ha coinvolto gli studenti di 14 scuole tra Centri di Formazione Professionale, Istituti Professionali e Istituti Tecnici di indirizzo Grafico, Comunicazione, New-Media in una competizione che ha messo alla prova le loro conoscenze di Attualità, Tecnologia, Pratica grafica e Abilità creativa, per un totale di 70 ragazzi, accompagnati da una ventina di insegnanti, 30 ragazzi dei gruppi Scout e oltre 150 partecipanti.
Una modalità per avvicinare sempre più gli studenti al lavoro vero. E con loro, gli insegnanti di settore.