A Mestre, al liceo “Giordano Bruno”, va in sperimentazione in due classi il “quadrimestre senza voti”, per abbassare il livello d’ansia e stress degli studenti legati alle prove scritte e orali.
Tanto tuonò finché piovve e quel liceo, difronte alle molte denunce di stress da ansia degli studenti, ha pensato bene di togliere i voti nel secondo quadrimestre e mettere i giudizi che però in qualche modo sono la stessa cosa. Una variante a parole del voto numerico, ma dove è pure facile confondere le acque, ma anche schiarirle se è col caso. Sicuramente su questo fronte, voto numerico o giudizio scritto, il dibattito non è recente come pure i pareri.
Infatti gli alunni continueranno a sostenere le consuete prove di verifica stabilite dagli insegnanti ma al termine non ci sarà più la classica valutazione numerica: verrà sostituita, si legge sul Corriere del Veneto, da una valutazione scritta in verde sui “risultati raggiunti”, con la voce “preparazione da migliorare” contenente i dettagli specifici dei punti, qualora ci fossero, dolenti.
La proposta, discussa con i genitori in consiglio di classe, continuerà fino alla fine del quadrimestre, allorché, anche in onore alla legge, il voto numerico sarà inserito nella pagella finale.
“Abbiamo scelto alcuni contesti particolari, solo alcune classi- dice la Preside. All’istituto Bruno ne è già partita una al liceo scientifico, un’altra partirà a breve e forse ne inizierà una terza al liceo classico”.
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