Ogni anno l’Ufficio di Statistica del Ministero dell’università e della ricerca effettua un monitoraggio sul numero di studenti che “si immatricolano per la prima volta nella loro vita ad un corso di Laurea triennale o di Laurea magistrale a ciclo unico nel sistema universitario italiano” (considerando l’anno nel quale ci si è iscritti per la prima volta a un corso di laurea presso un qualsiasi Ateneo italiano, quindi non si fa riferimento ai percorsi di istruzione superiore terziaria offerti dalle Istituzioni dell’Afam né a quelli professionalizzanti relativi agli Its).
Sul sito del Mur leggiamo che “i dati sono rilevati nello stesso periodo di ogni anno (solitamente tra i mesi di novembre e marzo), in modo da renderli confrontabili”. Ma “nonostante ciò vanno ritenuti del tutto provvisori” anche “perché alcuni atenei sono in ritardo con la fornitura degli stessi”. In realtà la “provvisorietà dei dati” riprodotti nella sezione “Documenti” del sito del Mur, riguardanti gli ultimi tre anni accademici (dal 2020/2021 al 2022/2023), fa riferimento al fatto che per uniformare le informazioni sugli immatricolati il periodo di confronto della rilevazione si ferma a quanto acquisito nel mese di giugno sia per l’a.a. 2020/2021, sia per l’a.a. 2021/2022 che per l’a.a. 2022/2023.
Invece, per quanto riguarda i dati definitivi (solo per gli anni accademici 2020/2021 e 2021/2022) è possibile consultare il portale dell’Istruzione superiore http://ustat.miur.it/opendata/ (dati aggiornati a questo mese di agosto), cliccando poi nel box “Studenti” o sul link “Dataset disponibili” e successivamente su “Immatricolati” (“per a.a. 1998/99-2022/23”).
In effetti, quindi, con riferimento ai dati dei due precedenti anni accademici il totale degli immatricolati risulta più basso in “Documenti” rispetto al dato che è invece riportato come definitivo sulla pagina di “Opendata” del Mur, in quanto nel primo caso i dati acquisiti e riportati si fermano ai mesi di giugno (anche per i due anni accademici precedenti per relazionarli allo stesso periodo di acquisizione relativo all’a.a. in corso). Comunque abbiamo fatto riferimento anche ai dati contenuti nella sezione “Documenti” perché, seppure non aggiornati e quindi provvisori, in tale sezione vengono descritti per gli ultimi tre anni accademici anche il numero di immatricolati (sempre per la prima volta: dati elaborati dall’Anagrafe nazionale degli studenti universitari) per area e gruppo disciplinare dei corsi di studio nonché il numero di immatricolati per singoli Atenei: cosicché chi avesse voglia di andare a leggere tali dati conosce il percorso per farlo (ma deve tenere conto che sono dati provvisori inseriti nel giugno scorso).
Invece i suddetti dati riportati su “Opendata” sono definitivi (tranne che per l’anno accademico 2022/2023, che comunque è stato aggiornato in questo mese). Si tratta sempre di immatricolati per la prima volta all’università, ma il dato è generale, distinto fra maschi e femmine nonché complessivo. Però si tratta di un confronto importante perché non si limita soltanto agli ultimi tre anni bensì si fa riferimento agli ultimi 25 anni accademici.
Così si può vedere che se il dato è sostanzialmente stabile rispetto al precedente anno accademico (ma dovrebbe superarlo quando saranno acquisiti i dati definitivi dell’a.a. 2022/2023 e forse attestarsi intorno al dato del 2020/2021), c’è una netta ripresa proprio nell’ultimo triennio rispetto alla lenta risalita degli anni precedenti, a loro volta preceduti da un continuo calo di immatricolati registrato per dieci anni consecutivi dopo il risultato dell’anno accademico 2003/2004 che con 338.036 immatricolati (185.278 studentesse e 152.758 studenti) rappresenta la punta massima di immatricolati degli ultimi 25 anni.