Alcuni deputati hanno presentato una proposta di legge che prevede l’esecuzione della canzone popolare “Bella ciao” dopo l’inno nazionale, in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile. Ma non solo: la proposta vorrebbe inserire la canzone partigiana all’interno dei programmi scolastici.
In realtà la proposta di legge risale allo scorso aprile ma nei giorni scorsi è stato assegnato alle commissioni Affari costituzionali e Cultura della Camera.
La proposta di legge porta la prima firma del deputato PD Gian Mario Fragomeli, ma fra i firmatari compaiono anche i deputati Fassino, Pezzopane, De Maria, quelli di LeU Pastorino e Stumpo, oltre ad Anzaldi di Italia Viva e Maraia del M5S.
Eseguire “Bella ciao” dopo l’inno nazionale
La proposta di legge prevede due articoli: il primo, come accennato in precedenza, riguarda il fatto che “Bella ciao” sia eseguita dopo l’Inno nazionale, in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile.
Studiare “Bella ciao” in tutte le scuole
L’altro articolo, vuole introdurre invece lo studio della canzone popolare in tutte le scuole di ogni ordine e grado “nell’ambito delle attività didattiche finalizzate all’acquisizione delle conoscenze relative alla seconda guerra mondiale e al periodo storico della Resistenza della lotta partigiana”.
Polemiche dall’opposizione
Non si sono fatte attendere le polemiche di natura politica da parte dell’opposizione. Ad esempio il deputato della Lega Rossano Sasso scrive su Facebook: “Ma con tutti i problemi che ha la nostra scuola, vi pare normale che i Deputati pd non dicano una parola su precari, gae, gps, docenti immobilizzati ecc. ma riescano a trovare il tempo per presentare una proposta di legge, con cui rendere praticamente obbligatoria “bella ciao” nelle scuole? La Lega si batte per i diritti di studenti, insegnanti e famiglie, in un periodo come questo molto difficile per tutti. Il pd presenta proposte di legge per bella ciao, e poi massacra insieme alla Azzolina i diritti dei lavoratori“.