Con un ciclo di incontri organizzati in Egitto, al Cairo, ad Alessandria e a Luxor prende avvio sabato 28 gennaio il progetto “Study in Sicily”.
“Study in Sicily – spiega Mimmo Turano, assessore all’Istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana – è un’opportunità per il sistema di istruzione e formazione siciliano e rafforza la cooperazione nel Mediterraneo. La Regione Siciliana con questo progetto ha portato l’offerta formativa del sistema di istruzione superiore nel bacino dell’euromediterraneo dando la possibilità agli studenti dell’isola di partecipare ad attività di mobilità extraeuropea grazie a borse di studio finanziate con risorse del FSE. Si tratta del primo esperimento regionale su scala europea che ha rafforzato i rapporti con i paesi che si affacciano verso il Nord Africa e il Medio Oriente”.
D’altronde – prosegue l’assessore “la Sicilia si colloca geograficamente in una posizione strategica ed è per questo che bisogna puntare, a diventare un hub del Mediterraneo per il mondo dell’Istruzione e della Formazione”.
Per seguire da vicino i lavori è stata costituita anche una delegazione italiana che sta visitando il Paese egiziano ed è composta da rappresentanti della Regione Siciliana, dell’INDIRE, dell’USR Sicilia, delle Università, delle Accademie, dei Conservatori e degli ITS siciliani.
Nel corso della settimana, sono in programma una serie di incontri bilaterali tra le istituzioni dei due paesi, tre fiere aperte agli studenti egiziani per far conoscere le opportunità di studio in Sicilia e tre concerti dell’Orchestra Erasmus, nel corso dei quali suoneranno per lo più giovani dei conservatori siciliani ed egiziani.
“I concerti dell’Orchestra – aggiunge Flaminio Galli, direttore generale di Indire – daranno la possibilità a molte ragazze e ragazzi che frequentano i conservatori siciliani di esibirsi in un contesto internazionale. Per il futuro, stiamo lavorando per realizzare delle iniziative di visibilità importanti che coinvolgano tutto il settore AFAM”.
Il progetto è finanziato dalla Regione Siciliana con il supporto di INDIRE che agisce in qualità di organismo intermedio.
L’azione della Regione si pone in continuità e in sinergia di utilizzo dei fondi con le azioni finanziate dal Programma Erasmus.
Per l’ambito istruzione superiore il progetto fino ad ora è stato finanziato con oltre 1 milione e 300mila euro e sta coinvolgendo 550 studenti.
“L’iniziativa – concludono i promotori – punta a incentivare e supportare la collaborazione delle scuole, degli ITS e degli Atenei siciliani in particolar modo con quelli di alcuni paesi del Mediterraneo (Tunisia, Marocco, Algeria, Giordania, Egitto), favorendo lo scambio di buone pratiche, la definizione di progettualità congiunte, lo sviluppo del networking tra i vari Istituti e il potenziamento dell’offerta formativa dell’isola”.
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