Giuseppe Valditara (Lega), ministro dell'Istruzione e del Merito del Governo Meloni
“Abbiamo deciso con il ministro Roccella di lanciare il 25 novembre la giornata contro la violenza sulle donne nelle scuole, ma ovviamente non basta. Sarebbe puramente una testimonianza”: l’annuncio è del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara margine del Meeting di Rimini rispondendo a chi gli chiedeva se non fosse il caso di introdurre l’educazione sessuale a scuola dopo lo stupro di gruppo a Palermo, dove una giovane è stata ripetutamente violentata. Un caso, purtroppo, tutt’altro che isolato, considerando la recentissima violenza su due 13enni nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, e i preoccupanti dati nazionali, oltre 2 mila l’anno, di reati sfondo sessuale resi pubblici oggi dal Garante campano dei detenuti.
Il professore Giuseppe Valditara ha spiegato che è giunta l’ora di “avviare in tutte le scuole italiane una serie di programmi per affermare la cultura del rispetto. Questo è un tema che ho posto, al di là della violenza di genere, ma soprattutto educare a un rapporto che sia autenticamente paritario superando quei residui di machismo, di maschilismo che ancora connotano la nostra società. Credo che si possa fare tanto rendendo i ragazzi parte attiva”.
Il caso dello stupro di gruppo a Palermo è stato commentato anche dal prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta: parlando a margine del comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dopo la violenza di gruppo che ha portato all’arresto di sette giovani, il prefetto ha detto che non si può colpevolizzare “la città. L’episodio è gravissimo, va condannato. Dobbiamo favorire il cambiamento della cultura”.
Allineandosi a quanto espresso dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Cucinotta ha detto che “è molto grave che i ragazzi, addirittura uno all’epoca dei fatti fosse minorenne, manifestino questa cultura veramente maschilista”.
“Il lavoro che si deve fare – ha continuato il prefetto – è soprattutto culturale. Abbiamo delle strutture come la scuola che è eccellente in questa città con la quale lavoriamo, qui va implementato questo aspetto educativo e culturale”.
“Dobbiamo essere vicini alle persone e alle famiglie – ha aggiunto il prefetto – anche questi ragazzi vanno aiutati al di là che dovranno essere sanzionati. Si deve andare avanti sviluppare le mentalità migliori, condannare e favorire il superamento di questa cultura così ancorata a canoni maschili dagli esiti veramente drammatici come mostrano tutti gli episodi di femminicidio che purtroppo questa estate sono stati parecchi”.
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