Secondo quanto riportato dalla Nuova Sardegna, la pagina Facebook, creata dagli studenti del liceo classico di Nuoro “Giorgio Aproni per scambiarsi notizie, si è trasformata in una sorta di lista nera, dove le persone esposte alla pubblica offesa avrebbero come una unica “colpa” quella di essere omosessuali.
E ai giovani liceali si sono ribellati e hanno deciso di organizzare una manifestazione per condannare i messaggi omofobi e soprattutto per solidarizzare con i giovani presi di mira.
Il preside del liceo, Antonio Fadda, convocati docenti e rappresentanti di istituto, ha infatti sposato l’idea della maggior parte degli studenti e ha organizzato quindi una manifestazione per condannare la “lista nera” e per solidarizzare con i coinvolti.
“Di fronte a un episodio del genere non potevamo rimanere indifferenti – ha spiegato Fadda al quotidiano sardo – è stata una pubblica umiliazione e non potevamo lasciare soli coloro che hanno subito questi affronti. La scuola non farà mai finta di niente”
Ai colleghi del Liceo Asproni di Nuoro scrive il nostro Lucio Ficara
Quanti ricordi passati nei corridoi storici del Liceo Ginnasio “Asproni” di Nuoro, dove ho iniziato i miei primi passi da insegnate di matematica e fisica. Ero precario e all’età di 25 anni, appena laureato, ho avuto assegnata una cattedra intera di 18 ore in quel Liceo, dove sono stato accolto, dall’allora dirigente scolastica, che all’epoca si chiamava ancora preside, Mari Rose De Murtas.
Ho potuto apprezzare l’impegno dei professori di quella scuola, la qualità degli alunni, che nonostante la povertà presente nel loro territorio, si impegnavano tenacemente nello studio, con l’obiettivo di rappresentare il futuro di una terra che amavano profondamente.
Una realtà povera, lontana dai confini nazionali, ma ricca di umanità e di intelligenze espressive. Ho apprezzato anche, per averlo avuto, in esperienze successive come dirigente scolastico, l’attuale Dirigente dell’Asproni, il Prof. Antonio Fadda. Persona attenta alla crescita, sana e corretta, dei giovani , e vicino alle problematiche giovanili, che in un territorio che risente profondamente della crisi economica, non sono poche. Un Liceo, l’Asproni di Nuoro, che nella sua storia ha visto il passaggio di buona parte della classe dirigente della città e annovera tra i suoi alunni più prestigiosi del passato, il grande Indro Montanelli.
La bufera che colpisce in queste ore il Liceo, in cui sono onorato di avere iniziato la mia carriera, mi sorprende, ma sono certo che verrà superata, con il buon senso e la collaborazione di docenti e famiglie, nel buon nome dell’istituzione scolastica e dell’intera collettività nuorese. Veniamo ai fatti: cosa è successo all’Asproni di Nuoro? Su una pagina nata sul social network per fare incontrare gli studenti dell’Asproni sono state pubblicate pesanti insinuazioni sui comportamenti sessuali di numerosi liceali: in centinaia stamane hanno manifestato davanti all’istituto. In questa pagina di Facebook è stata fatta una vera e propria lista di proscrizione di stampo omofoba . Una brutta storia, che non sarebbe dovuta capitare, ma che riguarda l’ignoranza e la superficialità di qualche individuo e non è associabile ad un intero contesto o ad un intero popolo.
Al contrario i principi , di cui sono stato testimone, nella mia lunga permanenza a Nuoro, mi autorizzano a dire, che i nuoresi sono altra cosa, che gli alunni che ho conosciuto hanno sempre dato il massimo, sia sotto il profilo umano che sotto il profilo delle competenze specifiche. I ragazzi che ho conosciuto, non sono omofobi e non avrebbero mai fatto azioni di questo tipo, si sarebbero indignati convintamente, difronte a tanta stupidità. Entrare nelle aule dell’Asproni a fare lezione è sempre stato un piacere e i valori che ho apprezzato negli studenti dell’Asproni, non possono essersi dispersi, in quanto erano i valori di un codice identificativo che accomuna un popolo: quello “Sardo”.
Fa bene il DS Fadda a sottolineare con la grande maggioranza dei suoi alunni, la stupidità di un gesto, scaturito dalla miseria culturale di pochi. Anche io con questo articolo voglio esprimere la solidarietà per l’accaduto, sottolineando il principio che il Liceo Asproni, rimane un luogo dove l’accoglienza e i valori costituzionali sono la regola e la stupidità umana l’eccezione.
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